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SOCIETÀ
A Montespertoli nasce il più grande biodigestore italiano
 

L'impianto sarà operativo nel 2024

 
 
 

A Montespertoli, nel cuore delle terre del Chianti, grazie ad un investimento pubblico, sta nascendo un complesso di digestione anaerobica per trasformare rifiuti organici in ...

 
 

 

giovedì 9 marzo 2023

 

 

A Montespertoli, nel cuore delle terre del Chianti, grazie ad un investimento pubblico, sta nascendo un complesso di digestione anaerobica per trasformare rifiuti organici in compost e biometano. L’impianto sarà avviato a fine 2023 e collaudato nel corso del primo semestre 2024.

In questi mesi è prevista la realizzazione di un nuovo edificio adibito alla ricezione ed al pretrattamento dei rifiuti organici, quattro biodigestori, una sezione di trattamento del biogas prodotto ed upgrading a biometano, un locale per il trattamento del digestato in uscita, una nuova palazzina servizi, oltre alle infrastrutture accessorie ed al revamping delle sezioni di compostaggio esistenti.

Se l’impianto di compostaggio attualmente presente a Montespertoli tratta, annualmente, circa 75mila ton di Forsu (frazione organica di rifiuti raccolti in maniera differenziata) e 15 mila ton di rifiuti verdi (sfalci, potature) producendo oltre 22 mila ton di ammendanti da utilizzare in agricoltura e florovivaismo, il nuovo impianto avrà una portata molto più ampia.

Secondo i dati messi in fila dall’Arpat, infatti, circa il 10% dell’organico raccolto in Toscana deve essere spedito fuori confine; un recente report Ambrosetti-A2A documenta invece come la Toscana soffra un deficit pari a 279.847 ton/anno per l’organico (Forsu + verde): sono infatti 550.489 le ton raccolte ma solo 270.642 quelle gestite, affidandosi evidentemente all’export – con impatti ambientali ed economici rilevanti – per la quota rimanente.

Realizzare impianti industriali per valorizzare i rifiuti che tutti generiamo giornalmente è una necessità imprescindibile per un’economia davvero circolare, che può e deve essere soddisfatta in modo armonico col paesaggio. Grazie all’investimento di Montespertoli e agli altri biodigestori che nasceranno in Toscana, questo gap inizia a chiudersi e l’economia circolare si fa più concreta.

Realizzare impianti industriali per valorizzare i rifiuti che tutti generiamo giornalmente è una necessità imprescindibile per un’economia davvero circolare, che può e deve essere soddisfatta in modo armonico col paesaggio