< back

AMBIENTE E ENERGIA
Dal PNRR nuove opportunità per il sistema idrico italiano
 

Studio Asvis per favorire l'allineamento con l'Agenda 2030 dell'ONU

 
 
 

Il sesto dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riguarda la garanzia della disponibilità e della gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. ...

 
 

 

lunedì 13 marzo 2023

 

 

Il sesto dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riguarda la garanzia della disponibilità e della gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Da uno studio dell’International institute for sustainable development, Iisd, circa il 40% della popolazione mondiale ha acceso a una quantità scarsa d’acqua, percentuale destinata a aumentare a causa della crisi climatica. Uno dei principali problemi del nostro Paese riguarda la dispersione dell’acqua immessa nelle reti idriche, infatti circa il 42% dell’acqua si spreca a causa di un sistema idrico da ammodernare. Per fronteggiare questa situazione l’Italia dispone di 2 miliardi, dai fondi del PNRR, per finanziare 25 progetti inerenti al potenziamento, completamento e manutenzione straordinaria delle infrastrutture di derivazione, stoccaggio e fornitura idrica del nostro Paese, e realizzarli entro marzo 2026. Altro fondo, proveniente dalle misure del PNRR, è quello di 900 milioni da convogliare per la realizzazione almeno 25mila chilometri di nuove reti per la distribuzione dell’acqua potabile, così da ridurre le perdite idriche, soprattutto nel Mezzogiorno.

Secondo uno studio dell’Asvis, per riuscire a raggiugere il sesto Obiettivo dell’Agenda 2030, occorre:

  • Approvare piani industriali che rendano le reti idriche civili efficienti, anticipando al prossimo quinquennio la scadenza per la messa a regime al 2040, data inadeguata rispetto all’urgenza nazionale.
  • Rafforzare le attività di monitoraggio delle perdite di rete.
  • Realizzare un piano d’azione in grado di correlare stanziamenti e interventi urgenti alla rete idrica.
  • Seguire la Strategia UE di adattamento ai cambiamenti climatici, cercando di inserire all’interno delle politiche macro-fiscali i principali impatti economici derivanti dai rischi climatici anche sulle reti irrigue.
  • Creare una sensibilizzazione maggiore sull’uso efficiente dell’acqua Temi o politiche
  • Fare una valutazione sulle politiche di gestione dei bacini idrici e di protezione degli ecosistemi e della biodiversità