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FOCUS
Nelle città italiane non si respira aria pulita
 

Il piano di Legambiente per una "Clean City"

 
 
 

I principali problemi delle nostre città sono il traffico e il conseguente smog, due elementi che ogni anno provocano malattie e morti. Nelle città europee ...

 
 

 

mercoledì 10 novembre 2021

 

 

I principali problemi delle nostre città sono il traffico e il conseguente smog, due elementi che ogni anno provocano malattie e morti. Nelle città europee esiste una soglia di tolleranza relativa alle emissioni di PM10, le nocive polveri sottili, infatti è consentito uno sforamento del tetto massimo di inquinanti per 35 giorni per anno solare. Su questo fronte l’Italia, secondo lo studio “Rapporto Mal’Aria 2021” realizzato da Legambiente, ha ottenuto un triste primato con trentacinque città in cui livelli di CO2 sono andati oltre la soglia limite tollerata. Si segnala in particolare la città di Torino, con alti livelli di PM10 nel 2020, per 98 giorni superiori al livello di guardia. Altro dato allarmante è la media annuale delle polveri sottili rilevate, che secondo una direttiva OMS annualmente non dovrebbero superare i 20 microgrammi per metro cubo di Pm10, mentre a Torino ne sono stati emessi 35 mc e in città come Milano, Padova, Rovigo 34. Record negativi che da anni accompagnano l’Italia e che ci sono costati in termini di sanzioni e ammonimenti da parte della Commissione europea.

I principali fattori dell’inquinamento urbano, secondo il rapporto “Mal’aria”, sono: la mobilità e l’occupazione dello spazio pubblico delle strade, tutelando anche ciclisti, pedoni e autobus. Legambiente ha elaborato delle proposte per trasformare i centri abitati più grandi in “Clean city”.

Mobilità:

Dal “Focus Trasporti su strada” realizzato dall’Ispra nel 2021, si evidenzia un aumento nel 2019 delle emissioni di gas serra del 3,9% rispetto al 1990, arrivando a rappresentare nel 2019 circa il 92,6% delle emissioni del settore trasporti totali, e il 23,4% delle emissioni nazionali totali di CO2 equivalente. I mezzi più inquinanti che circolano per le nostre strade sono le auto, responsabili del 69% di gas serra; il trasporto merci emette circa il 25%, mentre il 3% è imputabile a motocicli e autobus. Le proposte di Legambiente, rispetto al problema della mobilità, riguardano il potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità condivisa e sostenibile, investendo su mezzi pubblici locali elettrici, sul bike sharing.

Occupazione dello spazio pubblico:

Sempre secondo le proposte di Legambiente, occorre mettere in atto una rigenerazione urbana attraverso il potenziamento della sicurezza stradale; un aumento delle corsie preferenziali dedicate ai mezzi pubblici; un ripensamento degli spazi urbani con numero maggiore di zone pedonali e piste ciclabili. In ultimo, per la vera realizzazione di Clean city, è opportuno sospendere gli incentivi per l’acquisto di vetture nuove ma inquinanti, e convogliare queste risorse economiche per l’acquisto di nuovi mezzi pubblici e di veicoli di mobilità condivisa.  

L’Unione Europea, molto sensibile al problema dell’inquinamento atmosferico, tra le varie prese di posizione e iniziative, ha creato un progetto denominato “Fit for 55” con lo scopo di rendere l’Europa più verde, contrastando la crisi climatica attraverso il taglio delle emissioni. Nello specifico, gli obiettivi europei rispetto alla riduzione delle emissioni di CO2 delle automobili e dei furgoni nuovi, sono:

•             Riduzione del 55% delle emissioni delle automobili entro il 2030

•             Riduzione del 50% delle emissioni dei furgoni entro il 2030

•             Zeroemissioni prodotte dalle automobili nuove entro il 2035

Obiettivi di mobilità sostenibile realizzabili solo attraverso un incremento delle infrastrutture, che come previsto dall’UE, a partire dal 2025 dovranno esserci colonnine di ricarica elettrica sufficienti per automobili e camion. Altra novità sul fronte delle emissioni è il coinvolgimento del trasporto aereo, entro il 2030 lo 0,7% dei Jet che volano nei cieli europei dovrà alimentarsi con elettro combustibili a base di idrogeno verde, mentre alle compagnie aeree sarà chiesto il pagamento di una tassa sui loro combustibili.