edificio riqualificato PA
 

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FOCUS
Il GSE alleato della PA
 

Il contributo al cambiamento nel settore pubblico

 
 
 

Nel dibattito politico e sociale degli ultimi anni il concetto di efficienza energetica è diventato sempre più centrale, data l’importanza che riveste per il risparmio, ...

 
 

 

mercoledì 21 ottobre 2020

 

 

Nel dibattito politico e sociale degli ultimi anni il concetto di efficienza energetica è diventato sempre più centrale, data l’importanza che riveste per il risparmio, la sostenibilità e la performance. Il GSE in Italia è il paladino di questo importante fattore, accompagnando verso strade virtuose tutto il “Sistema Paese”, compresa la Pubblica Amministrazione, con un ampio ventaglio di incentivi e servizi dedicati. In generale tutti i soggetti pubblici possono rivolgersi al GSE e ottenere supporto per individuare le opportunità per riqualificare energeticamente il proprio patrimonio immobiliare e ridurre i consumi dei servizi ad alto contenuto di energia, come illuminazione e trasporti pubblici. Non solo, possono anche scegliere gli strumenti di incentivo più appropriati ai loro progetti e valutarne la compatibilità con altre risorse finanziarie premiali, e conciliare le proprie procedure amministrative per la realizzazione dei progetti con le modalità previste per la richiesta di incentivi. Analizziamo adesso la riqualificazione energetica degli edifici, che in altre parole significa intervenire su tutto ciò che produce energia e sugli involucri come ad esempio pareti e solai. Le principali opportunità in questo campo derivano dal Conto Termico, uno strumento che incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. E’ rivolto principalmente alle P.A. ma anche a imprese e privati, che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 destinati esclusivamente alle P.A. Offre un finanziamento a fondo perduto per interventi di efficienza, singoli o combinati, e può rimborsare fino al 65% dei costi ammissibili all’incentivo. Tra gli interventi che permettono l’accesso agli incentivi sono inclusi il miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio, la sostituzione di infissi e pannelli vetrati con altri a minor dispersione termica e introduzione di schermature, la sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con sistemi più efficienti, la sostituzione dei sistemi per la climatizzazione con tecnologie ad alta efficienza, la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, l’introduzione di sistemi avanzati di controllo nella gestione dell’illuminazione e della ventilazione. Importante sottolineare come il Conto Termico sia cumulabile con altri sussidi pubblici, naturalmente a condizione che il tutto non superi il costo effettivo dell’operazione di adeguamento. E’ opportuno far riferimento alla bella iniziativa del GSE “una targa per l’efficienza”, che ha l’obiettivo di individuare gli interventi esemplari di efficienza energetica realizzati con il contributo del Conto Termico, per poi premiarli con una targa Conto Termico e promuovere la conoscenza degli interventi tra le altre P.A.

L’obiettivo per il 2019 è quello di consegnare 80 targhe entro la fine dell’anno, a fine ottobre siamo a quota 74, 36 delle quali consegnate a scuole pubbliche, aspetto molto importante anche per la divulgazione di certi valori presso le popolazioni più giovani. Il formato degli eventi che ruotano intorno all’affissione della targa sugli edifici viene concordato di volta in volta con l’amministrazione beneficiaria. La maggior parte delle volte l’affissione rappresenta il momento finale di un evento informativo rivolto a Sindaci e Amministratori della zona. Nella premiazione vengono coinvolti Istituzioni locali, giornalisti della stampa locale, principali esponenti delle scuole come Presidi e insegnanti e, qualora l’età lo consenta, anche studenti. Contestualmente si tiene una breve illustrazione del progetto realizzato da parte delle Istituzioni incaricate, la descrizione del GSE delle motivazioni della scelta dell’edificio in cui affiggere la targa, e una descrizione delle buone pratiche comportamentali a fine didattico e didascalico. Chiudiamo infine con i servizi pubblici ad alto contenuto energetico. L’illuminazione pubblica rappresenta uno dei maggiori costi per le Amministrazioni comunali, spesso superiore al 50% della spesa energetica totale. La maggior parte degli impianti di illuminazione stradale è costituita da sorgenti luminose di vecchia generazione, caratterizzate da elevati consumi energetici. Lo stesso concetto vale anche per i trasporti, con l’aggravante che flotte datate o inefficienti rischiano di non fornire una risposta adeguata alle esigenze di mobilità dei cittadini. Qui entrano in gioco i Certificati Bianchi, titoli di efficienza energetica che premiano il plus risparmio conseguito a valle di interventi di riqualificazione, venendo così in soccorso delle Amministrazioni comunali, che sono così incentivate a riqualificare i loro impianti di illuminazione e la loro rete di trasporti. Inoltre gli Enti locali possono abbattere la propria bolletta energetica facendo ricorso anche alle fonti rinnovabili. Qui il riferimento è al biometano, considerabile come migliore del gas naturale, e opportunamente sottoposto dal GSE ad un sistema di incentivazione apposito.