mamma e bambino nella natura
 

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FOCUS
Fenomenologia del Mommy Blogging
 

E della sua declinazione in “green”

 
 
 

Quattro milioni di donne nel mondo e 3000 in Italia, impegnate nella scrittura e condivisione di un diario digitale in cui raccontano delle proprie esperienze ...

 
 

 

mercoledì 19 maggio 2021

 

 

Quattro milioni di donne nel mondo e 3000 in Italia, impegnate nella scrittura e condivisione di un diario digitale in cui raccontano delle proprie esperienze familiari e di maternità, questo è il Mommy Blogging, fenomeno apparso nel 2002 quando Melinda Roberts iniziò a postare su TheMommyBlog.com. Secondo una ricerca dell’agenzia di comunicazione FattoreMamma, le mamme blogger hanno un’età tra i 35 e i 45 anni, per lo più neomamme e nei loro blog parlano di maternità̀, figli e di esperienze di mamme lavoratrici. I motivi che spingono queste donne a condividere i propri pensieri in un diario digitale sono disparati, secondo alcuni studiosi gli ormoni di una maternità portano a un’esplosione creativa che deve essere in qualche modo espressa, secondo altri è un modo per cercare di guadagnare attraverso la sponsorizzazione di alcuni prodotti o semplicemente una moda da seguire, che ha una vita breve se intrapresa da persone con poche competenze tecniche. Molte di queste mamme, sensibili ai problemi ambientali, raccontano le proprie esperienze della maternità mostrando una particolare attenzione alla salvaguardia del Pianeta. In Italia le “mamme green” più popolari, oltre a condividere le proprie esperienze, hanno trovato anche un modo per guadagnare sponsorizzando alcuni prodotti. Altre come Silvana Santo autrice del blog “https://www.unamammagreen.com”, nato nel 2013, della propria esperienza ha scritto un libro “Una mamma green –  crescere un figlio senza inquinare come una petroliera”, in cui racconta le modalità che le consentono di far crescere dei figli stando attenta all’impatto che queste possono avere sul Pianeta. Nel suo diario digitale racconta quali tessuti preferire per il corredino dei neonati, come prepararsi al parto, come riciclare i pannolini, mostra gli aspetti meno green dei pannolini lavabili, suggerisce un tipo di alimentazione più corretta per i bambini, e non solo, e per il rispetto dell’ambiente, quali giochi acquistare ecc.… Una sorta di enciclopedia in cui chi si avvicina alla maternità può consultare per dare un’impronta verde alla propria avventura. Un altro nome noto, alle mamme amiche dell’ambiente è quello di è Raffella Caso che con il suo sito https://www.babygreen.it orienta le madri a vivere le proprie esperienze in modo più sostenibile, nel suo sito oltre a pubblicare ricette e menù, si è indirizzati all’acquisto di giochi e libri idonei a una scelta di vita etica oppure ci si può iscrivere a dei corsi, tenuti dalla blogger, in cui insegna dei modi per gestire meglio il ruolo di madre lavoratrice, cucinare sano ecc.… Altro blog interessante è quello di Silvia Paolini, agronoma e contadina biologica, che della protezione del Pianeta ne ha fatto una ragione di vita e soprattutto da quando è diventata mamma.

Nel suo http://manineverdi.blogspot.com – esperienze in natura in età prescolare, racconta come i sui figli si rapportano alla natura che li circonda, l’importanza di un’educazione nel rispetto dell’ambiente e degli animali, e di come nella società moderna sia negata una “naturalità” che è insita nel rapporto tra madre e figlio, e forse è ancora possibile recuperarla in contesti rurali. La blogger, racconta anche del suo vissuto da “bambina urbana” l’abbia privata di tante esperienze e di come si adopera affinché i propri figli e non solo, perché utilizza la sua azienda agricola anche come agrinido, possano farle. Infatti “anche la semplice osservazione, il toccare la terra e gli animali, o semplicemente camminare in mezzo alla campagna, come sostengono molti studiosi, sono occasioni che favoriscono lo sviluppo psicomotorio corretto dei piccoli umani. “

I motivi che spingono queste donne a condividere i propri pensieri in un diario digitale sono disparati, secondo alcuni studiosi gli ormoni di una maternità portano a un’esplosione creativa che deve essere in qualche modo espressa, secondo altri è un modo per cercare di guadagnare attraverso la sponsorizzazione di alcuni prodotti o semplicemente una moda da seguire