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FOCUS
Acque terrestri sotto la lente del microscopio
 

Lo stato di salute dei nostri mari e laghi nel rapporto di Legambiente

 
 
 

I mari e i laghi occupano più del 70% della superficie terrestre: le acque, come la terra, soffrono a causa di un incessante inquinamento dovuto ...

 
 

 

mercoledì 15 settembre 2021

 

 

I mari e i laghi occupano più del 70% della superficie terrestre: le acque, come la terra, soffrono a causa di un incessante inquinamento dovuto a plastica, rifiuti abbandonati, scarichi fognari non depurati, ecomafie e comportamenti illegali. Quest’estate fenomeni come la morte di 1700 tonnellate di pesci e microrganismi marini in Florida a causa della karenia brevis, alga tossica, proliferata a dismisura per l’inquinamento provocato dalle fabbriche e per i cambiamenti climatici; e la quantità eccessiva di mucillagine rilevata in Turchia sono solo dei pochi esempi di quanto le acque del nostro Pianeta siano vittime di un inquinamento massivo. Lo stato di salute di mari e laghi italiani, in questo 2021, è stato recentemente fotografato dal rapporto Goletta verde, campagna estiva di Legambiente di informazione e sensibilizzazione sullo stato di salute del nostro mare: su 263 campioni prelevati lungo le coste marine 22 punti sono stati giudicati inquinati, di cui 70 punti fortemente inquinati, ovvero circa il 35% del totale. Si calcola 1 punto inquinato ogni 81 km di costa. Il 50% dei punti monitorati, dalla campagna di Legambiente, sono foci di fiumi e canali. Delle 131 foci campionate, il 58% è risultato oltre i limiti di legge, a dimostrazione di come la salute delle foci sia strettamente legata a quella del mare, vessato anche dalla mala depurazione delle acque reflue.

Altra nota dolente, denunciata da Legambiente nel rapporto Mare Nostrum, è l’illegalità a danno del nostro mare e delle coste. Si rilevano circa 22.248 reati, 2,5 reati ogni ora, che riguardano principalmente la pesca da frodo, lo smaltimento illegale dei rifiuti e la cementificazione illegale delle coste. Altro dato preoccupante rilevato nei nostri mari è la massiva presenza di plastiche e microplastiche, che rappresentano circa l’80% dei rifiuti rinvenuti in mare.  Secondo il recente studio di IUCN “The Mediterranean: Mare plasticum” la plastica totale accumulata nel Mar Mediterraneo è di circa 1.178.000 tonnellate. In Italia, dal rapporto di Legambiente con il monitoraggio beach litter, nel 2021 i volontari dell’associazione hanno censito, nelle 47 spiagge monitorate in 13 regioni (Abruzzo, Basilicata, Toscana, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto), 36.821 rifiuti in un’area totale di 176.100 mq, per una media di 783 rifiuti ogni cento metri lineari di spiaggia, di cui l’84% è di plastica. Protagonisti di plastica delle nostre spiagge sono soprattutto oggetti monouso, come guanti, bicchieri, stoviglie e dei filtri di depuratori.

Per quel che riguarda la pesca illegale 579 tonnellate complessive di pesce sono state sequestrate in Italia, circa 1.587 chilogrammi di prodotti ittici al giorno. La Sicilia primeggia per i sequestri di prodotti provenienti dal mare, tra cui caviale, salmone e tonno.

Un insieme di dati allarmanti, non resta che altro che cercare di salvaguardare il nostro pianeta, partendo dai piccoli gesti, perché come suggerisce Legambiente LA #RIEVOLUZIONE NON PUÒ ASPETTARE!