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AMBIENTE E ENERGIA
Troppo caldo per fare attività fisica?
 

Il rapporto di WWF Francia su sport e cambiamenti climatici

 
 
 

Col caldo torrido gli sportivi, sia amatoriali che professionisti, consumano molte più energie e, se non bene idratati, rischiano danni seri per la loro salute. ...

 
 

 

lunedì 12 luglio 2021

 

 

Col caldo torrido gli sportivi, sia amatoriali che professionisti, consumano molte più energie e, se non bene idratati, rischiano danni seri per la loro salute. In generale il caldo estremo può avere un impatto diretto sull’organismo umano, così come può creare delle condizioni che si ripercuotono di riflesso sulle sue vittime. Abbiamo sotto gli occhi le immagini delle maratonete afflitte da malesseri durante i mondiali di atletica del 2019 a Doha, quando la gara si svolse in una serata a dir poco rovente. Ma come non pensare anche all’Open di Australia, quando i tennisti e le tenniste si sentivano soffocare durante gli incontri, a causa dei fumi tossici provenienti dagli incendi che stavano devastando molte zone della grande isola. Un recentissimo rapporto di WWF Francia si occupa del futuro dello sport nel Paese, alla luce di due ipotesi di cambiamenti climatici: quella dei due gradi in più entro il 2050, considerata la soglia da non superare dagli Accordi di Parigi, e quella molto inquietante di arrivare a quattro gradi in più entro il 2090. Secondo Isabelle Autissier, presidente onoraria WWF, “con due gradi in più siamo ancora nella condizione di poterci adattare, a quattro gradi in più assisteremmo ad un dramma per la società umana, che dovrà trovare velocemente il modo di poter sopravvivere; non tutto è perduto, ma i fatti ci dicono che già oggi subiamo il doppio delle ondate di calore di trenta anni fa.” Nell’ipotesi dei due gradi in più, l’incidenza su uno sport largamente praticato come il footing sarebbe rilevante, impedendo in media di effettuare ventiquattro giorni di uscite l’anno ai suoi praticanti, che con l’innalzamento a quattro gradi diventerebbero addirittura sessantasei.

La maggior parte delle palestre, sia private che scolastiche, in chiave 2050 avrebbero bisogno di lavori per mantenere una temperatura idonea alla ginnastica indoor, e in chiave 2090 sarebbero addirittura inutilizzabili. Inoltre, la neve sulle montagne è diminuita molto già ad oggi, nei due ipotetici scenari futuri ci si potrebbe ancora arrangiare con i cannoni che la producono, ma, soprattutto a più quattro gradi, sotto i duemila metri non attecchirebbe più, quindi lo sci e tutto ciò che ruota intorno a questo sport subirebbe un grave danno. Per non parlare di numerosi centri nautici, che a causa dell’innalzamento del mare e dell’erosione costiera, in chiave 2090 potrebbero sparire; e anche della vecchia generazione degli stadi con campi di calcio, che non avrebbero la possibilità di adeguarsi ai nuovi climi. Il WWF Francia sta sensibilizzando la popolazione, affinchè ognuno faccia la sua parte per evitare futuri scenari irreparabili, e in questa sfida coinvolge le stelle dello sport del paese, di modo che i giovani diventino le sentinelle dell’ambiente e i fautori di un domani vivibile e in cui l’attività fisica sia praticabile e salubre.

Il caldo estremo può avere un impatto diretto sull’organismo umano, così come può creare delle condizioni che si ripercuotono di riflesso sulle sue vittime