AMBIENTE E ENERGIA
Stop al monouso e agli imballaggi superflui
L'impegno europeo per ridurre plastica e rifiuti
Dal 3 luglio 2021 l’Europa ha vietato, attraverso la direttiva Sup – Single use plastic, a tutti gli Stati membri la produzione di prodotti di ...
lunedì 5 dicembre 2022
Dal 3 luglio 2021 l’Europa ha vietato, attraverso la direttiva Sup – Single use plastic, a tutti gli Stati membri la produzione di prodotti di plastica monouso, come posate e piatti, cannucce, cotton fioc, bastoncini per palloncini e contenitori per alimenti in polistirolo espanso. Questo provvedimento rappresenta il primo passo nel lungo percorso di lotta all’inquinamento da plastica. Infatti secondo l’UE, oltre l’80% dei rifiuti marini è costituito da plastica. La pervasività di questo materiale e la sua lenta capacità di decomposizione, determinano una contaminazione difficile da fronteggiare. Se una bottiglia dispersa in mare ci impiega tanto tempo per decomporsi con molta probabilità diventerà cibo per le specie marine. Di conseguenza, alcune di queste moriranno mentre altre saranno il veicolo che consente alla plastica di arrivare all’interno della nostra catena alimentare.
La direttiva Sup è sicuramente un buon punto di partenza, ma non è risolutiva. I giorni scorsi il Parlamento europeo, ha presentato una proposta di regolamento che ha lo scopo di ridurre la quantità di imballaggi e di rifiuti derivati dalla plastica in ogni Stato del 15% in meno entro il 2040, partendo dai dati del 2018. Si tratta di un provvedimento che potrebbe stravolgere le nostre abitudini iniziandoci a un comportamento quotidiano più rispettoso dell’ambiente. Infatti, entro il 2030 il 20% delle vendite di bevande take-away dovrà essere servito in imballaggi riutilizzabili o in contenitori dei clienti, con l’obiettivo nel 2040 di arrivare all’80%. Inoltre saranno incentivati meccanismi di riciclo come il vuoto a rendere, la cauzione per imballaggi etc. Questa misura europea ha suscitato perplessità da parte degli imprenditori che producono imballaggi. Ma l’Europa sostiene che il provvedimento avrà benefici, oltre che sull’ambiente, anche per l’industria, grazie a nuove opportunità commerciali, in particolare per le aziende più piccole, che ridurranno l’acquisto di materiali vergini. Inoltre, il vice-presidente della Commissione e titolare del Green Deal, Frans Timmermans ha spiegato che riciclo e riutilizzo non sono alternativi, ma complementari. L’industria del riciclo avrà tanto da fare, soprattutto per i target vincolanti inerenti le percentuali di plastica riciclata da includere nei nuovi imballaggi.
Se una bottiglia dispersa in mare ci impiega tanto tempo per decomporsi con molta probabilità diventerà cibo per le specie marine