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AMBIENTE E ENERGIA
La differenziata, quel dovere che tanto aiuta l’ambiente
 

Piccoli accorgimenti per renderla davvero efficiente

 
 
 

Secondo il Rapporto Rifiuti 2020 dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), la raccolta differenziata dei rifiuti in Italia procede a ritmo ...

 
 

 

venerdì 4 giugno 2021

 

 

Secondo il Rapporto Rifiuti 2020 dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), la raccolta differenziata dei rifiuti in Italia procede a ritmo sempre più spedito, con il Veneto al primo posto tra le Regioni più virtuose. Infatti gli indicatori ci dicono che l’Italia consegue un buon punteggio a livello europeo, per riciclaggio e compostaggio, ma non va altrettanto bene per quanto riguarda la produzione di rifiuti urbani, solo leggermente al di sopra della media europea, con 499 kg per abitante.

Eppure, in tutto il Paese sono ancora tantissimi i cittadini che non sanno come regolarsi quando devono differenziare i rifiuti che producono tra le mura domestiche. A volte può succedere che, per fretta o confusione, gettiamo nella differenziata gli scontrini o la carta sporca di cibo. Piccoli errori certo, ma se non si commettessero ne deriverebbe sicuramente un decisivo miglioramento della qualità della raccolta, a tutto vantaggio dell’ambiente. In genere, le regole su come separare i materiali si trovano direttamente sui cassonetti adibiti alla raccolta, ma non sempre è facile capire se quel determinato rifiuto deve essere riciclato oppure buttato via perché non recuperabile.

Inoltre bisogna ricordare che non esiste un vademecum per il conferimento dei rifiuti a cui possono attenersi tutti, da Torino a Palermo, le regole della raccolta differenziata variano infatti da comune a comune.

Ecco alcune regole di base, per non vanificare in partenza ogni tentativo di riciclo dei rifiuti.

  • Per i rifiuti in plastica vanno utilizzati sacchetti in plastica, così come per quelli in carta o cartone vanno usati sacchetti di carta e sacchetti biodegradabili per l’umido. Per ciò che concerne il vetro, invece, occorre ricordarsi sempre di smaltire gli oggetti e non il contenitore che si è utilizzato per trasportarli fino alle campane.
  • Non differenziare nella plastica tutti quei rifiuti che presentano residui di materiali organici, ad esempio il cibo che potrebbe fermentare nel cassonetto, o residui di sostanze pericolose come vernici e colle. Non vanno nella plastica anche biro e pennarelli poiché contengono inchiostro e hanno una punta costruita con materiale differente dalla plastica. La cosa da ricordare sempre è che tutti i contenitori devono essere puliti, svuotati e schiacciati.
  • Non buttare nel vetro lampadine, neon, specchi, bicchieri di cristallo e contenitori in pirex, tutti materiali che devono essere riciclati in maniera differente. E non inserite nel cassonetto bottiglie di vetro piene o semi-piene anche se si tratta solo di acqua.
  • Non buttare nei bidoni della carta quella unta, quella da forno e piatti e bicchieri di carta. Appiattite sempre le scatole e comprimete gli scatoloni in modo da ridurre gli imballaggi di grandi dimensioni in piccoli pezzi.
  • Buttare nell’indifferenziata, ossia nel cassonetto in cui rientrano tutti quei rifiuti che non possono essere riciclati, i materiali unti e sporchi, i piatti e le posate – che abbiamo detto di non riciclare nella carta – cd e dvd, i giocattoli, i fiori finti, i sacchetti dell’aspirapolvere, gli spazzolini e le videocassette. Ricordate inoltre che bicchieri, tazze e piatti di ceramica, se si rompono, non devono essere gettati nel vetro ma nell’indifferenziata in quanto si tratta di materiali che non è possibile riciclare.
  • I rifiuti ingombranti come mobili, materassi ed elettrodomestici vari devono essere portati nelle stazioni ecologiche. Stessa cosa per gli apparecchi e i dispositivi elettronici che richiedono un trattamento speciale basato sulla rimozione delle componenti pericolose per l’ambiente prima di essere avviati verso un corretto smaltimento.
  • Utilizzare gli appositi contenitori per gli indumenti e i tessuti vecchi che solitamente vanno in cassonetto, in genere di colore giallo. I medicinali scaduti che vanno eliminati in appositi contenitori che trovate presso le farmacie e gli ambulatori Asl. Stesso procedimento per le pile esaurite che devono essere riciclate nei contenitori presenti nei negozi di elettronica.
  • Per la spesa adoperate una shopper riutilizzabile in cotone, riutilizzate gli scatoloni come contenitori e il retro dei fogli di carta per prendere appunti e se avete un giardino provate a utilizzare i rifiuti organici come fertilizzante.
  • Per le pulizie di casa o l’igiene personale privilegiate prodotti con le ricariche in modo da ridurre il numero di contenitori oppure provate i detersivi alla spina che costano il 20 per cento in meno rispetto ai prodotti tradizionali.
  • Non buttare gli scontrini insieme alla carta: sono realizzati con carte termiche i cui componenti reagiscono al calore generando problemi nelle fasi di riciclo. Stessa cosa per la carta chimica dei fax, quella autocopiante e quella carbone. Buttate gli scontrini e questo tipo di carta nel cestino dell’indifferenziata.
  • Polistirolo: pur non essendo plastica, alcuni comuni lo riciclano nel cassonetto destinato a questo materiale, altri invece lo indirizzano all’indifferenziata. In questo caso, seguite le linee guida del vostro comune di appartenenza.
  • E cosa bisogna fare con la lettiera del gatto? Quelle classiche in sabbia o cristalli di silicio vanno sicuramente nell’indifferenziata. Le lettiere più innovative a base di argilla, segatura, carta e trucioli – se presente la dicitura “compostabile” – vanno invece nell’umido.

Nel caso abbiate dubbi su dove buttare esattamente un prodotto, in questo come altri siti, troverete ogni tipo di prodotto in ordine alfabetico. Ricordiamoci che la raccolta differenziata è una valida alternativa al semplice e più inquinante smaltimento dei rifiuti, si riducono le emissioni di gas a effetto serra e diventa più efficiente l’impiego di materie prime come l’acqua e l’energia.

Può succedere che, per fretta o confusione, gettiamo nella differenziata gli scontrini o la carta sporca di cibo. Piccoli errori certo, ma se non si commettessero ne deriverebbe un decisivo miglioramento della qualità della raccolta, a tutto vantaggio dell’ambiente