persone si abbracciano guardando il sole
 

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CULTURA
Perchè non dobbiamo tornare quelli di prima
 

La lezione del Covid e la riscossa del Pianeta

 
 
 

In questa ormai lunga e ancora fortemente aggressiva pandemia, nel momento in cui i vaccini iniziano a farci appena sperare che si stia per intravedere ...

 
 

 

mercoledì 10 marzo 2021

 

 

In questa ormai lunga e ancora fortemente aggressiva pandemia, nel momento in cui i vaccini iniziano a farci appena sperare che si stia per intravedere la luce in fondo al tunnel, una domanda si impone con sempre maggiore frequenza: torneremo come prima?

La risposta che sempre più esplicitamente danno gli studiosi, i medici e gli analisti è chiara: no, ed è opportuno che sia così.

Negli ultimi lustri si sono prodotti una serie di cortocircuiti, che, direttamente o indirettamente, hanno favorito questa grande crisi sanitaria, e insieme economica, internazionale: è e sarà necessario sempre più invertire la rotta.

Il lavoro in presenza, con le sue implicazioni in termini di impiego dei mezzi di trasporto, di inquinamento e di congestione dei centri urbani dovrà essere sempre più marginalizzato, a favore della massima digitalizzazione del personale e dello smart working.

Lo sfruttamento degli animali, gli allevamenti intensivi, l’insana simbiosi a fine di lucro o frutto di arretratezza tra umani e bestie esotiche dovrà essere rivista, in un’ottica più rispettosa dell’ecosistema e di maggior tutela di ogni forma di vita, a partire da quella umana.

Ampliare il concetto di km zero nei cibi, animali e vegetali, valorizzando in modo corretto ogni peculiarità che i vari angoli del globo offrono, in un Pianeta connesso digitalmente ma anche attento a valorizzare specialità e culture di ogni suo anfratto.

Servirà più rispetto delle risorse idriche, il bene primario che caratterizza la vita è l’acqua, e i suoi sprechi e il suo utilizzo spesso scriteriato metterebbe presto a repentaglio la stessa vita sulla Terra.

Non solo, abbiamo visto tutti gli incendi devastanti che, soprattutto negli ultimi anni, hanno colpito le zone più disparate, con tragedie inenarrabili per l’uomo, gli animali e la biodiversità. Nei nostri occhi c’è ancora l’immagine simbolo di molti koala australiani curati da ustioni terrificanti, spesso invano.

La pesca e la caccia andranno regolate e seguite con più attenzione, la catena alimentare esiste e non va demonizzata, l’abuso incontrastato della natura sì, in quanto alla lunga si ripercuoterà sempre più contro noi uomini.

Per non parlare dei cambiamenti climatici, forse il principale fardello che ci portiamo dietro; ogni ghiacciaio che frana trasformandosi in acqua prima e in terra arida poi, è un passo verso la nostra stessa estinzione.

Il Mondo non sarà lo stesso né lo deve essere, il Mondo post Covid deve diventare un luogo più vivibile, sicuro e accogliente, come è possibile.

Negli ultimi lustri si sono prodotti una serie di cortocircuiti, che, direttamente o indirettamente, hanno favorito questa grande crisi sanitaria, e insieme economica, internazionale: è e sarà necessario sempre più invertire la rotta.