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BIZZARRE ENERGIE
Pelle vegana, risorse vulcaniche, agricoltura con fotovoltaico e treni green
 

Un mondo di scoperte sostenibili

 
 
 

UNA BORSA DI FICO D’INDIA E ARANCE È Ohoskin la pelle vegana made in Sicily, creta dalla lavorazione di arance e fichi d’india. Il tessuto cruelty free riproduce perfettamente la morbidezza ...

 
 

 

martedì 6 aprile 2021

 

 

UNA BORSA DI FICO D’INDIA E ARANCE

È Ohoskin la pelle vegana made in Sicily, creta dalla lavorazione di arance e fichi d’india. Il tessuto cruelty free riproduce perfettamente la morbidezza e l’estetica tipica della pelle vera, ed è totalmente biodegradabile e riciclabile. L’innovativo materiale è venduto dall’azienda siciliana ai marchi sensibili alle sofferenze degli animali e ai problemi ambientali.

cenere vulcanica

LE CENERI DELL’ETNA RISORSE PER L’EDILIZIA

Si chiama REUCET, è un progetto dell‘Università di Catania e del Ministero dell’Ambiente che ha permesso di studiare la valorizzazione di ceneri e materiale piroclastico prodotto dall’Etna. Dallo studio, terminato lo scorso anno, è emersa la fattibilità di utilizzare ceneri e lapilli come materiali isolanti, oppure mescolati a calcestruzzo, intonaci, sottofondi stradali in sostituzione di materie naturali. Se la realizzazione del progetto andasse in porto, si otterrebbe un importante risparmio nello smaltimento di ceneri e lapilli, oltre a una riduzione di materie naturali nel settore dell’edilizia. 

AGRI-VOLTAICO AMICO DELL’AMBIENTE E DEGLI ANIMALI

Energie rinnovabili, agricoltura e pascolo di bestiame, questi gli ingredienti per un agro-voltaico vincente.  I pannelli fotovoltaici alti 4/5 metri dal terreno favoriscono la crescita di alcune piante e di foraggio che necessitano di luce non diretta. È una soluzione agricola vincente, utilizzata nel resto del mondo per coltivare tè e riso, che ha preso piede anche in Italia dove alcuni campi agricoli sono utilizzati anche per far brucare il bestiame all’ombra di pannelli in silicio. 

In Lombardia il trasporto ferroviario sarà a impatto zero

Le prime località italiane ad avere investito nel trasporto ferroviario alimentato a idrogeno sono la Valcamonica, il lago d’Iseo e Brescia. A Iseo sorgerà la prima Hydrogen Valley italiana e sarà completata entro il 2030. Questa zona sarà la prima “smart land italiana” che vedrà sfrecciare i primi sei convogli a impatto zero entro il 2023. È un progetto nato nel nord Europa che presto potrebbe interessare tutto il territorio italiano.