AMBIENTE E ENERGIA
Orca, l’impianto che trasforma la CO2 in roccia
Dall'Islanda l'ultima novità nella lotta ai cambiamenti climatici
In Islanda è entrato in funzione il più grande impianto al mondo in grado di catturare l’anidride carbonica per poi trasformarla in roccia. L’impianto, chiamato ...
lunedì 13 settembre 2021
In Islanda è entrato in funzione il più grande impianto al mondo in grado di catturare l’anidride carbonica per poi trasformarla in roccia. L’impianto, chiamato Orca dalla parola islandese “orka” che significa “energia”, è composto da quattro unità di assorbimento, ognuna formata da due grandi contenitori di metallo, simili ai container usati per il trasporto delle merci sulle navi cargo.
Sviluppato dall’islandese Carbfix e da Climeworks, la start-up svizzera che è si posta l’obiettivo di catturare l’1% delle emissioni globali annuali di anidride carbonica entro il 2025. La costruzione dell’impianto è costata tra i 10 ei 15 milioni di dollari, secondo Bloomberg .
Si stima che, a pieno regime, l’impianto assorbirà ben 4.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno. Secondo la US Environmental Protection Agency, ciò equivarrebbe alle emissioni di circa 870 auto.
Per raccogliere l’anidride carbonica, l’impianto utilizza potenti ventilatori che aspirano l’aria nei collettori, provvisti di un materiale filtrante all’interno. Una volta che il materiale filtrante è stato riempito di CO2, il collettore viene chiuso e la temperatura aumentata, ciò provoca la separazione dell’anidride carbonica che, altamente concentrata, viene raccolta. In seguito, l’anidride carbonica catturata, viene mescolata con l’acqua per essere pompata in profondità nel sottosuolo, a 1.000 metri, vicino alla roccia basaltica, dove si cristallizza attraverso un processo chiamato mineralizzazione.
Situato in posizione strategica adiacente alla centrale geotermica Hellisheiði di ON Power, Orca funziona completamente con energia rinnovabile.
Il processo pionieristico di trasformazione dell’anidride carbonica in pietra è sicuro, spiega Climeworks. Avviene attraverso una combinazione di cattura di anidride carbonica dall’aria e rapida mineralizzazione sotterranea, un processo naturale per cui l’anidride carbonica reagisce con la roccia basaltica per diventare materia solida di calcite (un’altra forma di roccia) entro pochi anni. Nessuna condizione atmosferica o incendio può danneggiarlo o provocare un’esplosione di anidride carbonica: in questa forma di calcite il gas serra viene rimosso dall’atmosfera in modo permanente e sicuro. Le condizioni basaltiche nelle centrali geotermiche esistenti in Islanda ne fanno uno dei posti migliori per avviare lo stoccaggio permanente di anidride carbonica.
Nonostante le perplessità di chi sostiene che la tecnologia è ancora proibitivamente costosa e potrebbe richiedere decenni per funzionare su larga scala, in molti ritengono che queste innovazioni possano diventare uno strumento importante nella lotta contro il cambiamento climatico.
A pieno regime, l’impianto assorbirà ben 4.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno. Secondo la US Environmental Protection Agency, ciò equivarrebbe alle emissioni di circa 870 auto