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BIZZARRE ENERGIE
Nastro adesivo Scotch, lo stabilimento italiano diventa green
 

Il nostro Paese è un laboratorio di progetti sostenibili

 
 
 

Lo stabilimento italiano del nastro adesivo più conosciuto al mondo ha abbracciato la causa ambientale ponendosi l’obiettivo di “carbon neutrality”. Negli ultimi tre anni l’edificio ...

 
 

 

martedì 22 febbraio 2022

 

 

Lo stabilimento italiano del nastro adesivo più conosciuto al mondo ha abbracciato la causa ambientale ponendosi l’obiettivo di “carbon neutrality”. Negli ultimi tre anni l’edificio ha ridotto del 60% i consumi di acqua, del 20% quelli di energia con un risparmio di 17 tonnellate di CO2. Oltre ad adottare materiali più green in fase di lavorazione, l’azienda ha posto come obiettivo per il raggiungimento del premio di produzione una specifica legata alla sostenibilità. Ogni dipendente dovrà presentare tre idee per rendere il sito più green.

Un caffè per aiutare la causa ambientale

Nati nel nord Europa, simbolo dell’economia circolare i repair cafè danno nuova vita agli oggetti evitando così l’acquisto di nuovi e l’accumulo di rifiuti. Anche in Italia sono diversi i luoghi in cui è possibile fare incontri mensili o settimanali in cui, oltre a bere un caffè, si ripara e impara a sistemare oggetti altrimenti destinati alla discarica, il primo sorto nella nostra capitale è Aggiustotutto.

Pepper packed in food film on table on black background

Lunga vita agli alimenti, parola di Ally

Si chiama Ally la pellicola composta da biomolecole prodotte dagli scarti di riso, mais, nocciole e dalle bucce di pomodoro. L’involucro lo ha sviluppato Agree, un progetto di economia circolare nato a luglio 2021 classificatosi tra le tre aziende italiane finaliste del Green Alley Award 2021-2022. L’idea della biopellicola è nata osservando la capacità che la buccia di un frutto ha nel preservarne valori nutrizionali, consistenza e umidità. Grazie a Ally il ciclo della vita di frutta e verdura è più lungo, e l’utilizzo di scarti alimentari per la sua produzione riduce la quantità di rifiuti da smaltire.

Nazena trasforma lo scarto tessile in prodotti di design

Nazena è una startup italiana, nata con lo scopo di dare un freno all’inquinamento prodotto dagli scarti del settore tessile per renderli materia prima di un processo di upcycling. Vecchi abiti, inutilizzabili per un mercato di seconda mano, e scarti delle aziende tessili, sono raccolti e ridotti in fibre per poi diventare materia prima nella produzione di scatole, contenitori, etichette, pennelli, appendiabiti.