Un modo innovativo per aiutare la Terra nella lotta all’inquinamento arriva dal settore delle onoranze funebri. I designer, Anna Citelli e Raoul Bretzel, hanno ideato Capsula mundi, una bara di materiale biodegradabile a forma di uovo, al cui interno viene posta la salma in posizione fetale. Successivamente piantata nella terra come fosse un seme, viene adornata da una pianta scelta in vita dalla persona defunta, e successivamente curata da parenti e amici. In questo modo si creerà un cimitero verde, una sorta di “bosco della memoria”, dove l’inquinamento prodotto da lapidi e cemento cesserà di esistere a favore di zone ricche di ossigeno.

Grazie ad Alberea il Mediterraneo si rinverdisce

Una startup nata per proteggere e incrementare il verde del Mediterraneo, questa è Alberea. Si può aderire ad Alberea attraverso l’acquisto di un albero per se stessi o per fare un dono. L’acquirente o il destinatario del regalo, sarà informato e aggiornato sulla geolocalizzazione della messa a dimora della pianta, attraverso foto e link di Google Maps. Alla fine della campagna riceverà l’informativa sulla quantità di CO2 assorbita dal proprio albero.

“Bevi che lo spreco alimentare passa”, parola di Biova

Una birra nata all’interno di un progetto di economia circolare, che mira a eliminare lo spreco del pane invenduto. La startup, di food innovation e upcycling, Biova, recupera da panifici, grande distribuzione etc. tonnellate di pane destinate a diventare rifiuti e le trasforma in materia prima per la produzione di birra e snack. Con 150 kg di pane si producono 2500 litri di birra artigianale, apportando così un risparmio anche di malto d’orzo.

Più “Ossigeno” alla Garbatella, grazie a 250 alberi

Un piccolo bosco urbano composto da 250 alberi, questo è Ossigeno il progetto realizzato dalla Regione Lazio in collaborazione con Legambiente. Quest’ultima garantisce l’attecchimento e l’irrigazione degli alberi. L’area di circa 70 mq, situata nel quartiere della Garbatella assorbirà CO2 e mitigherà le ondate di calore.