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SOCIETÀ
L’indice di mobilità sostenibile premia il nord Italia
 

Secondo il report di AGICI il meridione è in ritardo

 
 
 

È del 15 percento l’incremento nella dotazione di autobus elettrificati, ma si registra anche un +11% per quanto riguarda il numero di flotte di car ...

 
 

 

martedì 18 ottobre 2022

 

 

È del 15 percento l’incremento nella dotazione di autobus elettrificati, ma si registra anche un +11% per quanto riguarda il numero di flotte di car sharing e un +38% in quello dei monopattini oggi circolanti nelle città del nostro Paese. Sono tutti numeri in quanto a mobilità sostenibile e emissione di sostanze climalteranti in atmosfera.

È questo quanto emerge dalla seconda edizione dell’indice di mobilità sostenibile delle città italiane con più di 100.000 abitanti pubblicata da AGICI – Finanza d’Impresa. L’analisi evidenzia, e tiene in esame, tutta una serie di parametri che, nel complesso forniscono una classifica delle città più virtuose in Italia per quanto concerne la green mobility. L’indice tiene conto di diversi aspetti della mobilità urbana, espressi da 24 indicatori a loro volta raggruppati in 7 macro-aree tematiche: trasporto privato, trasporto pubblico, mobilità dolce, sharing mobility, integrazione e politiche, salute e sicurezza, logistica lastmile. Voci che aiutano a tratteggiare la situazione in divenire della mobilità sostenibile in Italia.

Ottimi segnali arrivano anche dal rinnovo del parco auto che circola sulla rete di strade urbane e dalla riduzione del tasso di motorizzazione, anche se per ora solo nelle città del nord, trainata quest’ultima dalla diffusione delle piste ciclabili che hanno registrato un incremento medio di 5 Km per città, con punte rilevate a Genova (20 Km), Milano (+13 km) e Venezia (+14 km). Più indietro, come era facile prevedere, le grandi città del sud della penisola dove per una serie di ragioni economiche, strutturali ma anche culturali, la sostenibilità sembra procedere a una marcia inferiore.

Gli analisti di AGICI evidenziano, alla luce dei numeri, come il nostro Paese sia ancora diviso in due blocchi contrapposti che gestiscono, in maniera differente, le politiche di sostenibilità dei trasporti urbani. Le città del sud infatti, nonostante qualche timido miglioramento rispetto al passato, continuano a far registrare le performance peggiori rispetto a quelle del centro – nord in quasi tutti gli indicatori, salvo incidenti e qualità dell’aria. I ricercatori però mettono in luce anche un altro dato: quello che, fra le variabili prese in esame, crea il divario più marcato fra le diverse aree territoriali del Paese che è appunto la mobilità dolce, sia quella pedonale che quella ciclabile.

Michele Perotti, responsabile delle attività di ricerca per questo rapporto, auspica che le istituzioni agiscano in modo da garantire che la mobilità urbana venga ripensata in tutti i contesti cittadini, slegandola dall’uso dell’auto come mezzo privilegiato attraverso un’offerta alternativa di servizi completa, integrata e accessibile dai cittadini.

Gli analisti di AGICI evidenziano, alla luce dei numeri, come il nostro Paese sia ancora diviso in due blocchi contrapposti