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CULTURA
L’editoria si tinge di verde
 

I primi passi del settore per preservare la salute del Pianeta

 
 
 

La sensibilità nei confronti dell’ambiente investe tantissimi settori, tra cui quello dell’editoria. In Inghilterra l’associazione BA – Booksellers Association ha scritto nel 2018 un manifesto Green ...

 
 

 

giovedì 27 maggio 2021

 

 

La sensibilità nei confronti dell’ambiente investe tantissimi settori, tra cui quello dell’editoria. In Inghilterra l’associazione BA – Booksellers Association ha scritto nel 2018 un manifesto Green book sellers, con lo scopo di orientare il settore editoriale tra i meandri della sostenibilità. Il documento inizia con una esortazione alla conversione del settore, in cui ognuno deve fare la propria parte per portare avanti la nobile causa della salvaguardia del Pianeta. Nella seconda parte del documento, vi è una serie di suggerimenti come la scelta di fornitori che utilizzano energia pulita, carta riciclata o di provenienza da foreste certificate, l’eliminazione di involucri di plastica, la scelta di imballaggi ecologici per la spedizione dei libri che danno una impronta ecologica all’intero ciclo editoriale. Dal 2018 a oggi, l’editoria inglese ha apportato delle modifiche al suo modus operandi, che vanno dalla scelta di un fornitore di energia verde alla comunicazione delle scelte ecologiche ai propri clienti. In Italia, un virtuoso esempio di sostenibilità editoriale proviene da Geca, azienda specializzata nella stampa di libri e cataloghi di editori indipendenti e società di marketing. Il suo impegno per la tutela dell’ambiente lo mette in atto attraverso vari accorgimenti:

  • la scelta di fornitori di carta sostenibile
  • l’utilizzo di inchiostri vegetali
  • il riciclo delle lastre litografiche
  • la scelta di formati di stampa utili all’eliminazione dello spreco di carta
  • la scelta di stampare solo il numero di copie realmente vendibili così evitando il numero dei resi

A parte alcuni casi di maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente, come quello di Geca, l’Italia deve fare un passo avanti nella strada della sostenibilità editoriale. Infatti, Greenpeace in un suo studio, denuncia la preferenza di molti editori italiani a stampare libri su cellulosa vergine, proveniente da alberi secolari perché più bianca, resistente e con un costo decisamente più basso, rispetto a una carta riciclata o sostenibile. Ma dall’altro lato vi è un’importante novità, i lettori sono disposti a pagare un libro a un costo più elevato purché sia amico dell’ambiente. Altra sfida che negli ultimi anni ha interessato l’editoria e la sostenibilità, è quella tra i libri cartacei e gli e-book; i primi sono visti come i responsabili dell’abbattimento di alberi, si stima circa 140 km di foreste tropicali vengano abbattute per produrre carta a uso editoriale, problema invece estraneo al mondo degli e-book reader. Ma quest’ultimi causano un altro problema di tipo ambientale, ossia l’estrazione di ben 18 kg di minerali, tra cui il coltan, l’utilizzo di 79 litri d’acqua e di 100 KwH di energia e una produzione di Co2 pari a quella emessa dalla produzione di 30 libri cartacei. Le differenze le troviamo anche a fine vita, perché un e-reader non è facilmente riciclabile a differenza di un libro cartaceo. Sicuramente nel mondo dell’editoria, come in tanti altri settori, ci sarà ancora tanto da fare in termini di sostenibilità ambientale ma l’aver preso coscienza del problema e aver iniziato a percorrere la “strada verso il green” è un grande passo avanti.

Altra sfida che negli ultimi anni ha interessato l’editoria e la sostenibilità, è quella tra i libri cartacei e gli e-book.