CULTURA
Le ricette di un visionario pragmatico
Bill Gates e le sue intuizioni per un mondo più sostenibile
Il saggio di Bill Gates “Clima. Come evitare un disastro. Le soluzioni di oggi le sfide di domani.”, edito in Italia da “La nave di ...
giovedì 6 maggio 2021
Il saggio di Bill Gates “Clima. Come evitare un disastro. Le soluzioni di oggi le sfide di domani.”, edito in Italia da “La nave di Teseo” nel febbraio 2021, desta subito grande curiosità per via di chi lo ha scritto.
Infatti Gates, tecnologo e imprenditore, è una icona planetaria di capitalismo di estremo successo, essendo addirittura da molti anni uno degli uomini più facoltosi al mondo, ma anche punto di riferimento della filantropia internazionale, presiedendo insieme alla ex moglie Melinda, la “Bill & Melinda Gates Foundation”.
Il lavoro inizia confrontando due cifre, entrambe impressionanti: i cinquantuno miliardi di tonnellate di gas serra che vengono immesse nell’atmosfera su base annua nel mondo, e lo zero, la cifra ideale verso cui bisognerebbe andare per far risorgere il pianeta.
L’umanità, seppur in modo asimmetrico, fortunatamente progredisce, e dunque questi cinquantuno miliardi sono destinati ad aumentare; occorre quindi assecondare si questa crescita, ma promuovendo nuove forme di energia non impattanti.
Questo comporterà grandi benefici, oltre che all’ecosistema, anche alle popolazioni più indigenti e indifese del globo: non è facile per un agricoltore ai limiti della sussistenza, lavorare un campo reso arido dai disastri climatici.
Tanti gli argomenti trattati, analizzando l’attualità e suggerendo ricette complesse ma allo stesso tempo, nel lungo periodo, realistiche: si spazia dal problema dei trasporti a quello dell’energia elettrica, dalla climatizzazione degli ambienti alla coltivazione, dall’allevamento all’adattamento a un mondo più caldo.
Tanto è anche lo spazio per la politica, intesa come l’attività che deve necessariamente essere concreta e vicina ai bisogni della gente.
La politica che si mette sulla strada della lotta ai cambiamenti climatici, nell’idea di Gates, non è una autoreferenziale casta che prende indisturbata delle decisioni, ma è una duttile assise di persone incalzata dalla cittadinanza e nella quale c’è un continuo ricambio di persone, ruoli e progetti.
Importantissimo il ruolo del cittadino appunto, nella prospettiva del magnate statunitense: le sue azioni personali, come il non mangiare carne o guidare un’auto elettrica, certamente contano, ma ancor di più conta il suo intervenire nei sistemi complessi che fanno realmente la differenza sul clima, incidendo in positivo o in negativo.
Fare telefonate, scrivere lettere, frequentare i municipi, dare suggerimenti, per arrivare poi a candidarsi a dei ruoli pubblici, nei casi di maggior motivazione e competenza.
Questo libro non è uno dei tanti sulla materia, perché la sapiente miscela di pragmatismo imprenditoriale e di visione del futuro di questo protagonista della vita economica e umanitaria internazionale, ne fanno un vademecum, un manifesto sul quale basare il ritorno a una realtà più a misura d’uomo, di cui nell’epoca del Covid si sente ancor più bisogno.
Si spazia dal problema dei trasporti a quello dell’energia elettrica, dalla climatizzazione degli ambienti alla coltivazione, dall’allevamento all’adattamento a un mondo più caldo.