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AMBIENTE E ENERGIA
La Terra raggiunge gli otto miliardi di persone
 

Il 10% più ricco responsabile della crisi ambientale

 
 
 

Secondo una stima ufficiale delle Nazioni Unite abbiamo raggiunto il traguardo degli otto miliardi di persone sulla Terra, e la crescita della popolazione globale non ...

 
 

 

lunedì 21 novembre 2022

 

 

Secondo una stima ufficiale delle Nazioni Unite abbiamo raggiunto il traguardo degli otto miliardi di persone sulla Terra, e la crescita della popolazione globale non si fermerà presto, creando così un impatto sul cambiamento climatico.

La distribuzione della popolazione però non è equa, più della metà di quella mondiale vive infatti in Asia.

Tuttavia i demografi affermano che le emissioni di gas serra hanno a che fare maggiormente con i livelli di reddito che con la distribuzione della popolazione.

Il 10% più ricco tra gli esseri umani è responsabile circa del 50% delle emissioni di gas serra e rappresenta solo 770.000.000 di persone in tutto.

La relazione tra attività umana e cambiamento climatico è stata dimostrata da tempo, l’impatto ambientale della crescita demografica dipenderà anche ma non principalmente da quanti saremo in futuro (le stime ci dicono che intorno al 2100 ci potrebbero essere 12 miliardi di persone).

L’impatto ambientale dipenderà soprattutto dal fatto che i nostri comportamenti potranno alimentare o rallentare il riscaldamento globale, con alcuni Paesi che continueranno ad avere molte più responsabilità negative di altri.

Secondo i demografi l’umanità ha già dimostrato di essere in grado di fornire cibo, riparo ed energia, quando la popolazione aumenta.

Tuttavia, occorre far meglio per quanto riguarda la parità di accesso alle risorse.

I Paesi meno sviluppati dispongono spesso di meno risorse e sono anche i più colpiti dai cambiamenti climatici. Le loro capacità finanziarie offrono poche possibilità di far fronte ai tanti disastri ambientali che si verificano.

Il Gruppo Intergovernativo sul cambiamento climatico prevede che entro il 2050 circa il 3% della popolazione mondiale sarà sfollata.

Le immigrazioni forzate su larga scala potrebbero compromettere notevolmente gli sforzi compiuti per la stabilizzazione del clima, e questo anche se in una prima fase venissero rispettati alla lettera gli Accordi di Parigi.

A proposito di tali Accordi, bisogna aggiungere che la maggioranza della comunità scientifica reputa probabile che gran parte degli obiettivi prefissati siano da considerarsi eccessivamente ottimistici.

In conclusione possiamo affermare che insieme all’aumento della popolazione mondiale, dovrebbe crescere anche la coscienza ecologica e sociale dei Paesi più ricchi e fortunati.

In conclusione possiamo affermare che insieme all’aumento della popolazione mondiale, dovrebbe crescere anche la coscienza ecologica e sociale dei Paesi più ricchi e fortunati.