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AMBIENTE E ENERGIA
La CO2 diventa una risorsa
 

Ricerche della Boston University sulle sue propietà fertilizzanti

 
 
 

Si chiama BIG GRO l’esperimento finalizzato a coltivare mais e spinaci sul tetto del campus della Boston University attraverso l’utilizzo della CO2, scaricata dalle prese d’aria ...

 
 

 

venerdì 28 ottobre 2022

 

 

Si chiama BIG GRO l’esperimento finalizzato a coltivare mais e spinaci sul tetto del campus della Boston University attraverso l’utilizzo della CO2, scaricata dalle prese d’aria dell’edificio, e usata come un fertilizzante. Non è uno scherzo, ma un modello di agricoltura sostenibile pensato e condotto dagli studiosi dell’ateneo americano.

Ricerche di settore hanno stabilito che la coltivazione di alcune specie di ortaggi sui tetti delle case favorisce la produzione di prodotti più sani, è una pratica sostenibile in quanto genera vantaggi sul risparmio energetico degli edifici, riduce il calore urbano e migliora la qualità dell’aria. Ma ha anche anche alcuni aspetti negativi perché, a quelle altezze, ci sono radiazioni solari più forti, una maggiore esposizione al vento e una minore umidità del suolo, elementi che fanno crescere piante più piccole e meno robuste.

I ricercatori della Boston University, concentrandosi sulla mitigazione degli aspetti negativi di questa pratica, hanno notato che la qualità di alcuni tipi di coltivazioni aumenta grazie alla CO2, scaricata dalle prese d’aria degli edifici, e usata come un fertilizzante in grado di far crescere piante più grandi e sane. Il mais e gli spinaci hanno una fotosintesi diversa e una maggiore sensibilità ai livelli di CO2 e i risultati sono sorprendenti.

Gli studiosi hanno rilevato che gli spinaci cresciuti vicino alle prese d’aria degli edifici evidenziano, dopo la raccolta, una biomassa quattro volte superiore a quelli cresciuti accanto a un normale ventilatore. Proprio la CO2 potrebbe quindi rappresentare un inaspettato alleato per la svolta green delle grandi metropoli urbane, e non solo.

Ci sono ancora molti aspetti da studiare prima che il sistema trovi una stabile e larga applicazione, ma la ricerca è degna di interesse e i risultati del gruppo di ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Frontiers in Sustainable Food Systems.

Ci sono ancora molti aspetti da studiare prima che il sistema trovi una stabile e larga applicazione