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CULTURA
Il ritratto di una generazione vincente
 

Una recente ricerca Unicef definisce i giovani ottimisti, digitalizzati e cittadini del mondo

 
 
 

Una recente ricerca, commissionata dall’Unicef, ​​in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia, offre un ritratto dei giovani d’oggi, ben lontano dalle diffuse voci di una generazione pessimista, ...

 
 

 

domenica 21 novembre 2021

 

 

Una recente ricerca, commissionata dall’Unicef, ​​in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia, offre un ritratto dei giovani d’oggi, ben lontano dalle diffuse voci di una generazione pessimista, dipendente dai social e preda dell’ansia climatica. Anzi. I dati raccolti parlano di una generazione consapevole e entusiasta dell’aumento della qualità della loro vita rispetto a quella dei propri genitori, nonostante l’effettiva preoccupazione per i problemi ambientali.

I dati raccolti sono relativi a interviste somministrate in 21 paesi del mondo a due gruppi di differenti età, dai 15 ai 24 e dai 40 anni in poi.

I risultati hanno dimostrato che le generazioni più giovani sono più ottimiste, si percepiscono come “cittadini del mondo” e sono molto critici rispetto alle informazioni provenienti dai social media, solo il 17% dei giovani afferma di fidarsi “molto” delle piattaforme di social media per le informazioni. Riconoscono che la loro infanzia sia stata migliore di quella dei propri genitori in particolare riguardo alle cure mediche e l’accesso all’istruzione.

“Nati in una realtà digitalizzata, interconnessa e diversificata, i giovani vivono un mondo che è tendenzialmente un posto migliore per i bambini di quello in cui i loro genitori sono cresciuti: un mondo più sicuro e più ricco che offre una migliore istruzione, opportunità e speranza per il futuro”, conclude il rapporto.

Nello stesso tempo dichiarano di dover affrontare maggiori difficoltà rispetto al passato per mantenere l’equilibrio mentale soprattutto rispetto all’overload di informazioni e la disinformazione diffusa nel web e nei social. I giovani si fidano tendenzialmente più dei governi nazionali, degli scienziati e dei media internazionali come fonti di informazioni accurate.

Il direttore esecutivo dell’Unicef, Henrietta Fore, ha dichiarato: “Oggi nel mondo non mancano motivi di pessimismo: il cambiamento climatico , la pandemia, la povertà e la disuguaglianza, la crescente sfiducia e il crescente nazionalismo. Ma ecco un motivo di ottimismo: i bambini e i giovani si rifiutano di vedere il mondo attraverso le lenti fosche degli adulti».

Rispetto alle generazioni passate “I giovani del mondo rimangono pieni di speranza, con una mentalità globalizzata e determinati a rendere il mondo un posto migliore. I giovani di oggi hanno preoccupazioni per il futuro ma si considerano parte della soluzione”.

Dai dati è emerso che le problematiche maggiori sono quelle connesse ai rischi presenti nel web, come l’esposizione a contenuti violenti o sessualmente espliciti (78%) e il rischio di essere vittima di bullismo (79%).

Inoltre più di un terzo dei giovani ha riferito di sentirsi spesso nervoso o ansioso, e quasi uno su cinque ha affermato di sentirsi spesso depresso o di avere scarso interesse nel fare le cose. E il 59% dei giovani ha affermato che i bambini oggi sono sottoposti a maggiori pressioni per avere successo rispetto ai loro genitori.

Se, tematiche come il clima e l’accesso all’istruzione sono di uguale importanza per i due gruppi, ciò che li distingue è soprattutto l’atteggiamento di maggior fiducia dei più giovani verso il progresso storico e un approccio alle questioni in chiave mondiale.

Fore ha affermato: “Questa ricerca dipinge una visione sfumata del divario generazionale ma emerge un quadro chiaro: i bambini e i giovani incarnano lo spirito del 21° secolo molto più facilmente dei loro genitori”.

I giovani del mondo rimangono pieni di speranza, con una mentalità globalizzata e determinati a rendere il mondo un posto migliore. I giovani di oggi hanno preoccupazioni per il futuro ma si considerano parte della soluzione.