La potenza generata può variare tra i 3 e i 20 kW, con una capacità di accumulo prevista tra i 15 e i 150 kWh che offre circa sette giorni di autonomia energetica, e una durata del sistema più che ventennale. Il rimorchio in pochi minuti si espande in superficie, ed è pronto a creare una microrete energetica d’emergenza. Con il vantaggio di rendere possibile anche la produzione di energia e idrogeno verde da fonti rinnovabili in contesti al momento privi di connessione a causa di improvvisi blackout, o strutturalmente non attaccati alla rete. Una vera cassetta degli attrezzi elettrica.

L’americana Sesame Solar ha messo sul mercato questo “rimorchio energetico” completamente green a un prezzo medio di 150.000 dollari, a seconda del modello che può avere una lunghezza variabile fra i 3 e i 12 metri, che viene consegnato in appena 45 giorni secondo i suoi creatori. Parliamo della prima nanogrid destinata a rivoluzionare il mercato dell’energia attraverso una struttura modulare di pannelli fotovoltaici estendibile, capace di integrare le diverse fonti di energia rinnovabile ma anche di assicurare una fornitura in pochi minuti.

Il piccolo sistema completamente autonomo, la cui energia deriva dal suo tetto fotovoltaico che accumula la produzione direttamente in un pacco batterie al litio – ferro – fosfato è infatti semplice da installare e utilizzare. E questo, secondo gli esperti, lo differenzia dagli altri sistemi di produzione energetica oggi presenti sul mercato.

Quando le batterie scendono sotto il 35% di carica, i sistemi di celle a combustibile che sono a bordo si attivano, ricaricando nuovamente le batterie. Una volta che le batterie sono nuovamente al 100%, le fuel cell si spengono. Nel frattempo la produzione del fotovoltaico viene utilizzata per mantenere tutto in funzione, ed eventualmente far ripartire l’elettrolisi, per riempire i serbatoi di idrogeno nei momenti di picco di produzione. In questo modo si crea un circolo virtuoso tra le diverse tecnologie del rimorchio, assicurando che, in un modo o nell’altro, ci sia sempre produzione o disponibilità di energia elettrica.

Il CEO della Società con base in Michigan, Lauren Flanagan, già collaboratore di Steve Jobs ai tempi di NeXT, ha infatti affermato che il suo rimorchio a doppio asse, che può essere anche dotato di piccole turbine eoliche, laddove necessarie, per incrementare e differenziare ulteriormente la produzione elettrica, può essere montato anche da una sola persona, peraltro non particolarmente dotata tecnicamente, in un tempo ridotto, appena 15 minuti.

Solo questo aspetto basterebbe, secondo i collaboratori di Flanagan, per fare della nanogrid targata Sesam Solar, una vera novità in un settore in continua evoluzione come quello della produzione di energie rinnovabili. Ma la vera innovazione, il cuore del progetto della Sesam Solar, che sembra destinato a traghettarci verso il tanto atteso futuro a idrogeno, è un’altra.

Il rimorchio americano monta infatti anche un elettrolizzatore e delle fuel cell per produrre e impiegare, grazie ai pannelli solari modulari presenti sul rimorchio, idrogeno non grigio o blu, quindi non completamente sostenibile dal punto di vista ambientale, ma verde e a emissioni climalteranti zero in atmosfera.

Il gas è immagazzinato in serbatoi di stoccaggio allo stato solido e a bassa pressione (meno di 300 psi) all’esterno della nanogrid, rendendolo sicuro anche per il trasporto. I vantaggi sono notevoli, anche se il prezzo per il momento è ancora elevato. Il rimorchio mobile sfrutta infatti sole, vento, batterie e fuel cell per portare energia pulita ovunque vi sia bisogno, soccorsi in caso di disastri naturali o esigenze di alimentazione elettrica in qualsiasi scenario off – grid, ma permette anche di ricaricare auto elettriche, in corrente alternata, e anche e – bike e monopattini.  

Il rimorchio mobile sfrutta sole, vento, batterie e fuel cell per portare energia pulita ovunque vi sia bisogno