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CULTURA
Donne spigolatrici d’ambiente
 

Il contributo dell donne alla sfida dei cambiamenti climatci

 
 
 

Un volume di 230 pagine, realizzato da Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova e International Court of the Environment Foundation, curato da Pinuccia Montanari, coordinatrice ...

 
 

 

giovedì 16 dicembre 2021

 

 

Un volume di 230 pagine, realizzato da Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova e International Court of the Environment Foundation, curato da Pinuccia Montanari, coordinatrice del Centro di diritto ambientale dell’eco-istituto dell’Emilia-Romagna e del Forum per la democrazia ecologica del tribunale internazionale dell’Ambiente. L’introduzione di Amedeo Postiglione, Presidente aggiunto onorario della Corte Suprema di cassazione, racconta la straordinaria capacità delle donne nel promuovere la causa ambientale nei vari settori di competenza. Non a caso nel primo capitolo curato da Luisella Battaglia, Docente di Filosofia Morale e Bioetica presso l’Università degli Studi di Genova e l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, si parla del rapporto donna/natura da un punto di vista filosofico. Grazia Francescato, leader ambientalista, giornalista e scrittrice invece enfatizza lo stretto legame tra il colore rosa, simbolo delle donne, e quello verde della natura. Si parla anche di una ricerca in prospettiva ecologista, argomento trattato da Maria Rosa Ronzoni, Professoressa di Tecnica e Pianificazione Urbanistica dell’Università di Bergamo.  Mentre le parole chiave della Responsabile dell’Unità Strumenti di Sostenibilità dell’ISPRA, Anna Luise, sono “Azioni per le donne; accordi multilaterali ambientali; equilibrio di genere”. Mentre il mood dell’ecodesigner Irene Ivoi è “La spinta gentile per la sostenibilità”. Tra i temi cari alla sostenibilità, non poteva mancare quello dell’economia circolare, caro alla matematica e fondatrice dell’associazione “alVerde” Giovanna Sartori, che ci offre una visione dell’economia del riuso in chiave femminile.

L’ecofemminismo è un tema caro alla sociologa Laura Cima e all’architetta Elena Mazza Niro, mentre il rapporto tra lavoro e donne, analizzato alla luce dei cambiamenti portati dal Covid è sotto la lente d’ingrandimento della sindacalista Luisa Gnecchi. Ma in queste interessanti pagine si parla anche di favola e scienza, due parole antitetiche che nei libri dell’architetta Enrica Zinno rappresentano un programma metodologico per affrontare in modo operativo il degrado ambientale. Anche le madri attente alla nutrizione dei propri figli e la qualità del cibo che attualmente scarseggia, sono argomenti approfonditi nel capitolo “Coltivare la madre terra: nutrire o avvelenare il Pianeta” redatto dalla giornalista Teresa Tacchella.

Il libro che affronta ampiamente i problemi ambientali e gli ambiti in cui questi si muovono, non poteva tralasciare temi molto importanti come il rapporto tra donne, politica e crisi climatica, trattato da Pinuccia Montanari, e la crisi ambientale letta dal punto di vista dell’esperienza di genere, spiegata da Edvige Ricci. Nell’ultima parte del libro la giurista Letizia Postiglione Blommestein parla di ecocidio, mentre Rosalba Giugni, fondatrice e Presidente di Marevivo, racconta il mare come il liquido amniotico della Terra in cui è scaturita la vita, e si sofferma sull’importanza di preservarne la salute affinché possa assolvere il ruolo di mitigatore dei cambiamenti climatici.

Inoltre si parla anche di “Arte urbana e ambiente” nel capitolo trattato dalla storica d’arte Antonella De Nisco. Infine 13 pagine in inglese sono trattate dall’avvocato internazionale Deirdre Exell Pirro in “Woman and environmemental justice: The icef exprerience”. Tra le testimonianze vi sono anche quelle di uomini che raccontano di donne, come il chimico e ricercatore Federico Valerio, che parla dell’impegno di madri che, attraverso delle piccole centraline, hanno monitorato la qualità dell’aria del proprio territorio o quella dell’oncologo Gianfranco Porcile, che pone l’accento sulle straordinarie capacità delle donne, che vede come protagoniste di un radicale cambiamento sociale e culturale. Il libro termina con il toccante racconto dell’ingegnere elettronico Enzo Tortorello, in cui parla di una donna, Marina Bellinazzo; che purtroppo non c’è più, ma che è stata la prima ad affrontare il tema dell’inquinamento provocato da traffico portuale e a iniziare una battaglia contro quest’ultimo.

Di: AA.VV.

Editore: Libreria Editrice Fiorentina

Collana: Arte, scienza e tecnica

Pagine: 230

ISBN: 9788865001851

Formato: 15×21 cm

€ 18,00