Podcast Colloqui Sostenibili
 

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CULTURA
Dal blog al podcast, Element+ sbarca su Spotify
 

Il GSE apre il canale Spotify di Element+ e lancia il podcast “Colloqui Sostenibili”

 
 
 

 
 

 

martedì 13 luglio 2021

 

 

Parlare di sostenibilità e transizione energetica con un linguaggio innovativo e immeditato, intercettare un pubblico più ampio e fare leva sui giovani.

Con questo obiettivo Element+ sbarca su Spotify, la piattaforma di streaming audio più utilizzata al mondo: una scelta che rappresenta, per il GSE, un passo ulteriore verso una comunicazione più empatica e in linea con le nuove modalità di fruizione dei contenuti da parte del pubblico.

Ed ecco quindi che il blog Element+ esce dagli schemi della parola scritta per raggiungere, con i suoi podcast, tutti quegli utenti lontani dallo schermo e impegnati nelle loro attività quotidiane cha amano ascoltare contenuti on-demand.

Utenti che, secondo l’indagine Nielsen 2020, sono in continuo aumento: i numeri nel mondo e in Italia mostrano da alcuni anni un trend di crescita significativo.
Nell’anno della pandemia, in particolare l’audience italiana – 13.9 milioni di persone – è cresciuta rivelandosi un pubblico altamente qualitativo e formato in gran parte da giovani: con un tempo di ascolto medio di 30 minuti, gli utenti assidui hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni e sono attenti alla scelta degli argomenti e alla qualità del contenuti.

L’obiettivo del GSE è soprattutto intercettare e coinvolgere questo pubblico di “nativi digitali” sempre più sensibili ai temi legati alla sostenibilità e all’impatto sociale.


È “Colloqui Sostenibili”, rubrica settimanale a cura di Enrico Salvatori, a inaugurare il canale di Element+, con interviste a testimonial provenienti da diversi ambiti che stanno facendo concretamente della sostenibilità la loro ragione di vita.

Fuori dal solito racconto che coinvolge enti ed istituzioni, esiste infatti una realtà sociale fatta di Vip, artisti, influencer e imprenditori, i quali spesso sottovalutati dai media, stanno rivoluzionando la nostra epoca attraverso un impegno quotidiano fatto di valenti iniziative a favore dell’ambiente.

Con “Colloqui sostenibili” vogliamo raccontare queste idee che dal cinema alla televisione, passando per l’arte e le nuove tecnologie, stanno modificando profondamente la nostra società, verso una concreta e completa conquista di un mondo finalmente sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Nella prima puntata, disponibile oggi, si racconta ai nostri microfoni Michelangelo Pistoletto: l’artista pittore e scultore italiano, che ha dedicato tutta la sua opera all’ecologia e che con l’opera “Il Terzo paradiso”, immagina un mondo finalmente in sintonia con la natura.

Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado e consunzione del mondo naturale. Il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura.

Terzo Paradiso significa il passaggio a uno stadio inedito della civiltà planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza. A tale fine occorre innanzi tutto ri-formare i principi e i comportamenti etici che guidano la vita comune.
Il Terzo Paradiso è il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale. Il termine paradiso deriva dall’antica lingua persiana e significa “giardino protetto”. Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e curare la società umana che lo abita”, spiega l’artista.

E poi avremo Federica Gasbarro (green influencer), giovane di ventisei anni ma con una attività di divulgazione scientifica e di profondo rispetto per il pianeta senza confini.

L’attivismo per l’ambiente e il bagaglio culturale del corso di laurea in Scienze Biologiche la promuovono tra i 100 giovani italiani leader del futuro 2021 di Forbes Italia. Ma è solo uno dei tanti traguardi dell’unica italiana scelta dalle Nazioni Unite (insieme a Greta Thunberg) come rappresentante dei giovani del suo paese al primo raduno di giovani leader al Palazzo di Vetro di New York e all’Assemblea Generale durante il vertice per il Clima 2019.

Ascolta qui l’ultima puntata

Avremo ancora Vittorio Brumotti che non ha bisogno di presentazioni, conduttore televisivo e campione di bike trial che ci racconterà del suo rapporto con la bici e del solido legame che la unisce al treno. Una mobilità green che vuole bene all’ambiente. Dal treno è possibile ammirare il paesaggio dal finestrino, come con la bicicletta, mezzi fondamentale per un turismo lento e di qualità, combinazione perfetta per favorire il turismo di prossimità e la salvaguardia dei magnifici territori italiani. “Treno è poesia come la bicicletta, è un luogo di incontro ed in un certo senso di comunità”, assicura Brumotti.

E poi esploreremo il mondo della musica grazie anche a Max Casacci (musicista, fondatore dei Subsonica), il quale ci racconterà il suo “Earthphonia”, un disco, nato quasi per caso durante l’inizio del lockdown, realizzato con i soli suoni della natura. “Ho immaginato il suono del mondo che sarebbe venuto dopo”, ci ha detto Casacci, riferendosi con quel “dopo” alla fine della pandemia. Al ritorno alla vita, alle relazioni, al contatto fisico. All’umanità. Ma anche alla natura. Fuori, nelle strade, sotto ai cieli e sulla terra che da millenni ci accoglie.

E poi ancora ascolteremo il mondo dell’imprenditoria, con Ornella Laneri (imprenditrice, presidente di Confindustria turismo) che ci racconterà il mondo degli hotel a impatto zero. Quello alberghiero è un settore strategico per il nostro Paese, in grado di sostenere l’economia nazionale e dare lavoro a migliaia di persone. Tuttavia, le emissioni riconducibili al comparto dell’ospitalità sono notevoli, livelli che dovranno necessariamente essere ridotti per adeguarsi agli obiettivi europei sul taglio dell’inquinamento.

Tra le misure da adottare in tal senso, oltre all’installazione di impianti a energie rinnovabili e alla diminuzione degli sprechi alimentari, è fondamentale intervenire per ridurre l’uso di plastica e, più in generale, di materiale non ecosostenibile. Ma parleremo anche di cinema ecosostenibile con Lorenzo Vecchi, responsabile delle operazioni Zen2030. Zen 2030 è Un protocollo e una società benefit, che punta al proprio mantenimento e non al profitto, per arrivare a zero emissioni nette entro il 2030, partorita dal regista Matteo Rovere.

Il tema dell’ambiente non è nuovo nel mondo cinematografico. Al contrario, il cinema spesso è stato un precursore nel portare all’attenzione globale questioni connesse all’inquinamento, alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità. Ma quanto è sostenibile, al suo interno, questa filiera? È possibile, oggi, creare un film a chilometro zero? Lo scopriremo con Colloqui sostenibili.