London, UK. 26th June 2019. One of the many posters & banners seen at The Time Is Now demonstration. The mass rally around Parliament, central London, UK, for action on climate change and environment.
 

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CULTURA
Climate Clock: il Pianeta ha una scadenza
 

Il conto alla rovescia dal quale non possiamo esimerci

 
 
 

Il nuovo orologio al quale tutti noi, negli anni a venire, dovremo far riferimento è il Climate Clock. Non tanto per controllare lo scorrere del tempo ...

 
 

 

mercoledì 3 febbraio 2021

 

 

Il nuovo orologio al quale tutti noi, negli anni a venire, dovremo far riferimento è il Climate Clock. Non tanto per controllare lo scorrere del tempo ma, soprattutto, per non arrivare in ritardo al nostro appuntamento con il Pianeta e forse con la storia.

Il Climate Clock contiene solo due “lancette”. La prima, in rosso, è un timer che fa il conto alla rovescia di quanto tempo ci vorrà, agli attuali tassi di emissioni, per bruciare il nostro “budget di carbonio”, ossia la quantità di CO2 che può ancora essere rilasciata nell’atmosfera, limitando il riscaldamento globale a 1,5 ° C sopra i livelli preindustriali.

La seconda, in verde, mostra la percentuale dell’energia mondiale attualmente fornita da fonti rinnovabili.

Il Climate Clock nasce dal lavoro di un team di artisti, scienziati e attivisti – tra cui l’immancabile Greta – visibile sul sito internet dedicato ed è comparso già a Berlino, New York e quest’anno, Parigi.

Al momento, abbiamo circa 6 anni e 300 giorni a disposizione e circa il 28% di emissioni da fonti rinnovabili. Il countdown, che dovrebbe esaurirsi a gennaio 2028, segue una stima basata su studi condotti dalle Nazione Unite.

Raggiungere il 100% delle emissioni da rinnovabili prima dello scadere del tempo, ci darebbe il 67% di possibilità di mantenere la Terra sotto 1,5 ° C di riscaldamento.

Limitare il riscaldamento globale a questi livelli è fondamentale, affermano gli scienziati, per evitare i peggiori impatti dei cambiamenti climatici, tra cui l’innalzamento insostenibile del livello del mare, le inondazioni, la perdita delle barriere coralline, gli incendi e altre catastrofi.

L’idea di un orologio nasce dalla necessità di sottolineare l’importanza dell’azione immediata, collettiva e misurata rispetto a obiettivi ben definiti.

Sul sito ufficiale vengono fornite indicazioni su come dotarsi di un “Orologio Climatico”, sono invitate a partecipare tutte le realtà e sono fornite indicazioni per ogni tipologia di orologio, sia per installazioni pubbliche, come è stato per Berlino o New York, sia per utilizzi presso strutture come scuole o uffici, ma anche per siti internet e devices di varia natura.

Infatti “ecco il grande segreto – si legge dal sito – il vero potere di questo progetto non è negli orologi. È in quello che facciamo insieme”.

Il messaggio è, infatti, urgente ma l’attuale traiettoria del pianeta non è inarrestabile e tutti insieme possiamo fare molto.

Raggiungere il 100% delle emissioni da rinnovabili prima dello scadere del tempo, ci darebbe il 67% di possibilità di mantenere la Terra sotto 1,5 ° C di riscaldamento