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SOCIETÀ
Capelli umani riciclati per pulire il mare
 

Esempi virtuosi di economia circolare

 
 
 

Dung Dung, organizzazione no profit belga di Patrick Janssen, ha dato vita al Hair Recycle Project, esempio virtuoso di economia circolare che utilizza i capelli ...

 
 

 

giovedì 12 gennaio 2023

 

 

Dung Dung, organizzazione no profit belga di Patrick Janssen, ha dato vita al Hair Recycle Project, esempio virtuoso di economia circolare che utilizza i capelli per realizzare filtri anti inquinamento e ripulire gli sversamenti di petrolio in mare.

Grazie al contributo di vari parrucchieri sparsi nel mondo, Dung Dung colleziona ritagli di capelli in grandissime quantità. I capelli vengono, poi, trattati e compattati, attraverso appositi macchinari, in grandi quadrati che fungeranno da filtro purificante, dopo essere stati posizionati alla foce dei fiumi, prima che le acque sporche raggiungano il mare.

Patrick Janssen, co-fondatore di Dung Dung, e Thomas Petry, produttore, realizzano una piastrella con capelli umani riciclati. REUTERS/Yves Hermann

Ma non solo, i capelli così intrecciati, infatti, sono utilizzati anche per la creazione di sacchetti-contenitori organici.

Già da tempo i capelli vengono utilizzati in processi di economia circolare. Presso l’isola Mauritius sono stati usati per arginare e assorbire la marea nera di 3.400 tonnellate di idrocarburi fuoriusciti dalla nave giapponese Mv Wakashio naufragata il 25 luglio 2022 nei pressi della barriera corallina al largo dell’isola nell’Oceano Indiano.

In Francia, Capillum, start-up francese creata del 2019 dai due giovani di 25 e 26 anni, è stata la prima a raccogliere e riciclare i capelli per scopi eco-responsabili. I capelli sono estremamente efficaci: oltre ad assorbire agenti inquinanti, trattengono gli idrocarburi nelle proprie scaglie fino a otto volte il proprio peso. In teoria, dopo averli utilizzati si potrebbero strizzare per recuperarne gli oli e gli idrocarburi, ha detto a Le Monde, James Taylor, fondatore insieme a Clément Baldellou di Capillum.

In Inghilterra, invece, il Center for Circular Design di Londra sta lavorando per poter utilizzare le fibre dei capelli per ricavarne oggetti come reti da pesca, corde, guinzagli, borse.

I capelli sono estremamente efficaci: oltre ad assorbire agenti inquinanti, trattengono gli idrocarburi nelle proprie scaglie fino a otto volte il proprio peso