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CULTURA
Arte e energia nell’opera di Marco Angelini
 

La forza creativa dell'Uomo ponte tra i due Mondi

 
 
 

Arte e energia è il connubio vincente che caratterizza un intero ciclo pittorico di Marco Angelini, artista romano sensibile al mondo della ricerca scientifica e ...

 
 

 

giovedì 18 novembre 2021

 

 

Arte e energia è il connubio vincente che caratterizza un intero ciclo pittorico di Marco Angelini, artista romano sensibile al mondo della ricerca scientifica e allo scenario ambientale odierno. Le sue opere sono un crogiuolo di sostenibilità, infatti l’integrazione di vecchie celle fotovoltaiche su tele dipinte è un invito alla riflessione su quale sia la situazione climatica attuale e su quali armi, come le energie rinnovabili e l’economia circolare, possano aiutarci a fronteggiarla. Parlando del suo modo di fare arte, Marco Angelini racconta “La ricerca sulla scienza, da diversi anni, influenza una parte della mia creazione artistica. Lavoro nella stessa direzione di un ricercatore scientifico: indago, esploro, contamino. La forza creativa dell’Uomo è la prima energia a disposizione. L’artista, come lo scienziato, è colui che è in grado di rispondere all’esigenza di evoluzione e mutamento. Prestando la mia arte alla scienza e prendendo da essa, faccio in modo che possano costruirsi nuovi paradigmi”. Giusy Emiliano, curatore indipendente d’arte contemporanea racconta le opere dell’artista “… dispositivi narrativi come il risultato di un intervento artistico effettuato su parti di pannelli fotovoltaici in disuso. Essi nella loro legittima funzione “rubano” raggi solari per essere trasformati e utilizzati in energia elettrica”. E sottolinea l’intuizione di Angelini nel trasformare uno scarto come un vecchio pannello fotovoltaico in risorsa, capace di ampliare il dialogo sulla sostenibilità ambientale.

Angelini ha realizzato all’interno del Quartier Generale della FAO interventi pittorici finalizzati allo scopo di veicolare un’immediata consapevolezza sulla situazione climatica e ha reso omaggio al Global Soil Partnership, l’Alleanza Mondiale per il Suolo istituita dalla FAO per promuovere la gestione sostenibile dei suoli, attraverso le sue ultime opere in site specific “STOP SOIL EROSION!”. Maria Vittoria Pinotti, storica d’arte e Founder storica d’arte e Cultural media manager di Mdmart, scrive sull’arte di Angelini “Le opere comunicano un messaggio univoco custodito nella logica del riuso. Nessun oggetto si esaurisce in sé stesso, tanto nei processi estetici quanto in quelli relativi alla scienza.”

L’artista racconta anche la sua strategia per rendere le sue opere maggiormente divulgative “L’idea è quella di esporre le opere in luoghi differenti per diversificare il pubblico dell’arte, come eventi fieristici all’interno degli stand d’impresa (arte in azienda, collezionismo d’impresa), gallerie o musei (l’azienda incontra il mondo dell’arte). Per far sì che attraverso l’arte si parli di energia e sostenibilità ambientale, sollecitando anche il collezionismo d’impresa”.

La forza creativa dell’Uomo è, del resto, la prima energia a disposizione.