
INTERVISTA
Rossella Pezzino de Geronimo, Amministratore Delegato di Dusty Srl
La Società al servizio dell'ambiente
Dusty è un’impresa che da oltre 40 anni lavora per migliorare le condizioni dell’ambiente che ci ospita. Potrebbe spiegarci di cosa vi occupate e i ...
venerdì 28 ottobre 2022
Dusty è un’impresa che da oltre 40 anni lavora per migliorare le condizioni dell’ambiente che ci ospita. Potrebbe spiegarci di cosa vi occupate e i servizi che fornite a cittadini, imprese e PA?
Dusty fornisce servizi di igiene urbana, nonché quelli speciali di rimozione di amianto e di bonifica di siti contaminati. La nostra azienda, iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, si occupa di raccolta e trasporto di rifiuti urbani e assimilati, e di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Gestisce i centri di raccolta, e la pulizia meccanizzata e manuale del suolo pubblico, delle spiagge e delle aree verdi. Dusty svolge anche attività di intermediazione rifiuti. Nel caso di bonifica di siti contaminati si occupa di tutto il processo richiesto: dalle indagini preliminari alle attività di gestione ed esecuzione. In merito poi alla bonifica dell’amianto, i nostri tecnici specializzati progettano e gestiscono cantieri per la rimozione di manufatti sia in matrice compatta che friabile, naturalmente in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti.
L’attenzione alla sostenibilità ambientale è un vessillo di cui tutto il mondo imprenditoriale si fregia pena l’irrilevanza sui mercati nazionali e internazionali. Cosa caratterizza il vostro approccio all’economia green?
L’impegno di Dusty verso l’ecosostenibilità e la responsabilità sociale d’impresa è nato nel momento stesso in cui è sorta la nostra azienda, oltre 40 anni fa, quando ancora questi temi non erano di urgente attualità come lo sono oggi. Dusty opera al servizio dell’ambiente – come recita il payoff aziendale – attraverso il coinvolgimento, in processi di educazione ambientale, bambini, giovani e intere comunità. Il nostro logo raffigura un canguro ecologo che lotta per un mondo migliore e che custodisce nel proprio marsupio un futuro più vivibile. La mission di Dusty è quella di combattere per un mondo migliore seminando bellezza, dove bellezza è intesa, non soltanto come fattore estetico, ma come etica, rispetto del prossimo, solidarietà, abbraccio, inclusione, credibilità, onestà intellettuale, eliminazione delle disuguaglianze e degli sprechi di qualsiasi natura. Questa mission ha permesso a Dusty, per due anni consecutivi, di essere annoverata tra le 100 imprese italiane che si distinguono nel campo della sostenibilità. Il riconoscimento è arrivato ufficialmente dal “Sustainability Award”, il progetto con cui Credit Suisse, Kon Group e Forbes premiano le realtà che hanno dimostrato la capacità di portare avanti una crescita sostenibile, inclusiva e stabile, creando valore aggiunto anche per la propria comunità di appartenenza. Nell’edizione 2022 Dusty è stata inserita nella classifica delle Top 50 come l’unica azienda che opera nel settore dell’igiene ambientale e della raccolta differenziata, e si è distinta come l’impresa italiana, guidata da una donna, con il rating più elevato di sostenibilità. Questo riconoscimento rappresenta per me un punto di partenza piuttosto che di arrivo, nella misura in cui Dusty non è più sola nelle azioni concrete di cambiamento che portano all’ecologia integrale. Contiamo adesso di poter fare rete con altre imprese etiche come la nostra, per migliorare le performance di tutti e per portare avanti, insieme, progetti lungimiranti e attenti ai bisogni della collettività.
Dusty Educational è il vostro progetto che mira a formare i giovani all’educazione e al rispetto dell’ambiente. I giovani appunto: sono la nostra ultima risorsa?
Il mondo che stiamo consegnando alle nuove generazioni è lacerato da enormi ferite ambientali e sociali. Soltanto una nuova visione etica, tradotta concretamente in responsabilità sociale, consente di progettare l’inizio del futuro, altrimenti saremo destinati a una progressiva e ineluttabile estinzione. Sono fermamente convinta che, nella costruzione di un mondo migliore, non si possa prescindere dalla formazione dei giovani, dalla loro educazione a sani principi ambientali. Se non innestiamo in loro, il seme dell’etica, il futuro sarà inevitabilmente compromesso da forze distruttive come il consumismo e la brama di possesso, mettendo in bilico la sopravvivenza del pianeta. C’è estremo bisogno di un’autentica rivoluzione culturale di cui i giovani devono essere autori e protagonisti. Abbiamo urgente bisogno di far scendere in campo uomini e donne di buona volontà che siano disponibili a lavorare per il bene comune superando l’egoismo e la logica del tornaconto personale. È fondamentale che la scuola, le università e l’intero mondo dell’istruzione si facciano custodi di una nuova morale laica che oggi è inesistente e soffocata dal mito del denaro. Occorre riportare in primo piano il valore dell’etica attraverso l’insegnamento concreto del senso dello Stato e del bene comune, a coloro che guideranno la società nel futuro prossimo. L’educazione deve avere come fine ultimo quello di trasmettere ai giovani il senso della vita come progetto virtuoso, affinché lascino una traccia positiva del loro percorso nel mondo.
Il caro bollette, il forte calo nelle previsioni di crescita del PIL per il 2023, la situazione internazionale. Quanto impattano questi fattori sulla vostra attività?
I costi per raccogliere i rifiuti presso le utenze e poi trasportarli nelle piattaforme di conferimento sono triplicati a causa dell’aumento del costo delle materie prime. È chiaro che l’impatto è fortemente negativo. Si consideri, a esempio, l’incremento delle somme per alimentare il nostro parco automezzi, che ogni giorno conta oltre 1100 veicoli a carburante, ibridi ed elettrici, in giro per la Sicilia e fuori la regione. Dusty fornisce un servizio pubblico, pertanto l’impennata dei prezzi incide non soltanto sulla nostra stabilità aziendale, ma ricade negativamente anche sulle pubbliche amministrazioni e sui cittadini per cui operiamo.
Ritiene che il mondo imprenditoriale, in particolar modo quello più sensibile alle tematiche ambientali, dovrebbe ricevere maggiore attenzione rispetto al passato dal nuovo Esecutivo?
Le imprese italiane, sia grandi che medio – piccole, soffrono un rapporto molto complicato con il fisco, perché le condizioni che vengono poste dallo Stato diventano un ostacolo piuttosto che presupposti di collaborazione o manifestazioni d’attenzione per le nostre esigenze. Le aziende come Dusty che operano a servizio della pubblica amministrazione, non hanno riconosciuta una par condicio creditorum, perché lo Stato effettua i pagamenti come, quando e se vuole. È corretto pretendere dalle imprese di essere puntuali e in regola con i tributi quando il primo a essere in debito con i fornitori è proprio lo Stato? Perché chiedere alle imprese il rispetto di regole se le stesse vengono applicate dallo Stato in modo arbitrario? Ritengo che questo sia un tema di fondamentale importanza su cui il nuovo Esecutivo deve essere chiamato a lavorare. Sostenere il mondo imprenditoriale italiano significa anche consentire un rapporto più collaborativo sul fronte fiscale, come accade in altri Paesi.
C’è bisogno di una rivoluzione culturale di cui i giovani devono essere autori e protagonisti