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INTERVISTA
Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio
 

Il percorso della Regione Lazio verso la sostenibilità

 
 
 

Presidente, avete recentemente presentato un progetto per un investimento di 3,4 miliardi per ridurre l’inquinamento dell’aria in Regione. Sono previsti una serie di incentivi a ...

 
 

 

venerdì 8 aprile 2022

 

 

Presidente, avete recentemente presentato un progetto per un investimento di 3,4 miliardi per ridurre l’inquinamento dell’aria in Regione. Sono previsti una serie di incentivi a Comuni e cittadini per l’efficentamento energetico dei palazzi, le colonnine elettriche e la conversione ecologica. Ce ne parla?

Abbiamo fatto un passo fondamentale nel percorso del Lazio verso la transizione ecologica. Spesso sembra un concetto astratto. Si tratta invece di cose molto concrete, che hanno a che fare con la vita di tutti: come ci muoviamo, come riscaldiamo le case in cui viviamo, come produciamo il cibo che mangiamo, quali tracce lasciamo nell’aria che respiriamo. È sempre più chiaro che serve una svolta, e anche la crisi energetica generata dalla guerra in Ucraina lo conferma. In totale abbiamo nel Lazio 3,4 mld di investimenti per combattere l’inquinamento: 220 mln attivati e programmati con il Piano per la qualità dell’aria e 3,2 mld pianificati con risorse Pnrr, europee e nazionali. Useremo queste risorse per fare obiettivi precisi: spingere sul trasporto pubblico locale, acquistando nuovi treni e nuovi bus; realizzare ciclovie; rendere più efficienti e meno inquinanti gli edifici pubblici; dare incentivi per rottamare le vecchie caldaie; sostenere le imprese che puntano sull’economia circolare; favorire la produzione di energia da fonti alternative per le aziende agricole… Con queste azioni non ci aspettiamo solo una netta riduzione delle emissioni e benefici per l’ambiente, ma anche nuove occasioni di sviluppo intelligente e produzione di benessere.

Recentemente è stata approvata, dalla giunta regionale, la legge che prevede un fondo taglia tasse a beneficio dell’80% dei cittadini laziali. Può raccontarci a sommi capi questa manovra fiscale?

La manovra di quest’anno è stata particolarmente complicata, poiché, per una questione puramente formale rilevata dalla Corte dei Conti, abbiamo rischiato di dover tagliare il “fondo taglia-tasse” e, quindi, aumentare la pressione fiscale sulle fasce di popolazione più fragili. Nell’attuale situazione di emergenza economica era per noi una strada non percorribile. Grazie a uno sforzo dell’assessorato al Bilancio, degli uffici regionali e a un confronto continuo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze con le rappresentanze sindacali, siamo riusciti a trovare una soluzione che garantisse una manovra fiscale regionale redistributiva.

Le misure introdotte permetteranno a circa 2,2 milioni di contribuenti nel Lazio di non subire la maggiorazione Irpef prevista dal piano di rientro. Inoltre a quasi 200mila contribuenti viene applicata la detrazione prevista dal “bonus energia”, per mitigare gli effetti dell’aumento dei costi dell’energia. In questo modo, oltre l’80% dei contribuenti del Lazio avrà dei benefici dalla manovra fiscale approvata. Abbiamo fatto il massimo possibile.

Le tensioni internazionali rischiano di frenare i progressi ottenuti in ottica sostenibilità ambientale. Ma il momento delle “zero emissioni” grazie alle rinnovabili è ancora lontano. Cosa pensa in proposito?    

L’errore più grande che possiamo fare è pensare che l’emergenza economica e la crisi energetica causata dalla guerra debbano rallentare il processo di transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile. È l’esatto contrario. Proprio la crisi generata dalla guerra di Putin ci ricorda che la transizione ecologica non è solo un’esigenza inderogabile per salvaguardare l’ambiente e la Terra, ma che è il migliore investimento che possiamo fare per assicurarci benessere e sviluppo. Questo è il momento di accelerare al massimo gli investimenti sull’energia pulita, per diminuire la nostra dipendenza energetica dall’estero. È il momento di sostenere i processi di economia circolare e valorizzare l’enorme capitale di imprese e ricerca che lavorano nei tanti diversi settori dell’economia sostenibile. Nel Lazio stiamo lavorando sul nuovo Piano energetico regionale, ora in fase di Valutazione Ambientale Strategica, che ci porrà in linea con gli obiettivi europei: azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050, ridurre i consumi energetici del 40% nell’edilizia e nella mobilità, e del 10% nell’industria entro il 2030, raggiungendo una quota di energia rinnovabile rispetto al consumo lordo tra il 32% e il 40%. Tra Pnrr e nuova programmazione europea abbiamo risorse mai viste prima per raggiungere questi obiettivi. Faremo di tutto per raggiungerli.