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INTERVISTA
Mariasole Bianco, Presidente di Worldrise
 

Le tante iniziative di una ONLUS innamorata del mare

 
 
 

Cosa è Worldrise e come è nata? Worldrise è un’associazione no profit che si occupa di conservazione dell’ambiente marino, lo fa attraverso progetti creativi di ...

 
 

 

venerdì 4 novembre 2022

 

 

Cosa è Worldrise e come è nata?

Worldrise è un’associazione no profit che si occupa di conservazione dell’ambiente marino, lo fa attraverso progetti creativi di conservazione e sensibilizzazione, che facilitano quei cambiamenti di cui il mare ha necessità. Il ventaglio dei nostri progetti è ampio, va dalla conservazione alla ricostituzione degli ecosistemi attraverso il ripristino delle aree protette, fino alla rigenerazione, come nel caso della nostra iniziativa inerente alla riforestazione della posidonia oceanica. Inoltre, abbiamo attivato alcuni progetti artistici, che attraverso canali non convenzionali, come la musica e la street art, hanno lo scopo di portare il mare in città. Altri progetti hanno lo scopo di suscitare un senso di responsabilità tale da agevolare le scelte corrette che ognuno di noi, come consumatore, può fare. In Worldrise un focus è dedicato all’empowerment professionale dei giovani, sia in termini di educazione ambientale nelle scuole, che con lavori specifici di capacity building e leadership training dedicati ai giovani “change maker”, quindi futuri custodi del patrimonio naturalistico del mediterraneo. Worldrise nasce dall’esigenza di veicolare questo cambiamento in un contesto come quello italiano, dove era difficile farlo attraverso i mezzi convenzionali. Quasi 10 anni fa, con tanta passione e fatica, ho co-fondato con mio padre e una mia amica questa ONLUS, diventata per noi il bacino in cui poter esprimere questa creatività e veicolare questo cambiamento di cui il Mediterraneo ha bisogno.

Perché considerate la tutela dell’ambiente marino la vostra missione principale?

Sono una biologa marina, il mare per me è l’elemento collante che unisce le varie professionalità che si legano a Worldrise.

In Worldrise lavorano tanti giovani studenti e neolaureati, che ritorno avete avuto dalla scelta di queste risorse?

Worldrise nasce anche grazie al lavoro di studenti e neolaureati. Attualmente la media dell’età delle persone che lavorano con noi è di circa 32 anni, tutti giovani con esperienza. Abbiamo attivato un empowerment professionale anche attraverso i nostri progetti, in particolare due. Il primo è dedicato al monitoraggio marino costiero che va un po’ a colmare quel gap universitario che si crea tra preparazione teorica accademica e mondo del lavoro. Mentre l’altro è orientato verso la leadership training, ossia dedicato alla crescita personale e professionale di persone che hanno manifestato delle “doti” di leader nel campo ambientale. Per cui questo progetto va a potenziare questa affinità.

Qual è il progetto realizzato in Worldrise che le ha dato maggiori soddisfazioni?

È difficile poter rispondere a questa domanda, però forse il più recente è iniziato la scorsa estate. Si chiama Seaty, città del mare, ed è un progetto che punta a istituire delle aree di conservazione marina locale che si chiamano appunto Seaty. Sono aree protette poiché la balneazione è consentita tutto l’anno, fattore importante poiché scongiura altri usi come l’ancoraggio, la navigazione e la pesca. Attorno a queste aree vengono sviluppate diverse attività come l’educazione dei bambini delle scuole locali, seminari per adulti, percorsi gratuiti di snorkeling etc… In questo modo le Seaty diventano delle aree e delle piattaforme dove imparare a conoscere il mare tutto l’anno e, soprattutto, a prendersene cura. Seaty è un progetto realizzato in collaborazione con Fastweb, e il progetto pilota nasce a Golfo Aranci. Ora ripeteremo questo modello anche a Salina.

Presidente Mariasole, ha svolto e svolge tantissime attività come docente, documentarista e ora è diventata anche protagonista del un cartone animato “Acquateam missione mare”. Qual è il suo prossimo obiettivo?

Vorrei continuare a fare quello che faccio ora, impegnarmi per raggiungere un obiettivo che è più grande di me. Mettere a disposizione le proprie competenze per una causa comune come la salvaguardia del Pianeta è una grande soddisfazione, e va oltre un arricchimento personale. Inoltre spero che questo lavoro, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, possa servire per assicurare un futuro più roseo al Mediterraneo e a tutti noi che vi viviamo intorno.

Vorrei continuare a fare quello che faccio ora, impegnarmi per raggiungere un obiettivo che è più grande di me