< back

INTERVISTA
Maria Castorani, back office commerciale Ekoe
 

Operare per il consumo responsabile ed ecosostenibile

 
 
 

EKOE è fra le Società più importanti in Italia per quanto riguarda la creazione di servizi ecosostenibili. Ci parlate dei vostri progetti di sviluppo? Quando ...

 
 

 

lunedì 25 luglio 2022

 

 

EKOE è fra le Società più importanti in Italia per quanto riguarda la creazione di servizi ecosostenibili. Ci parlate dei vostri progetti di sviluppo?

Quando Ekoe è nata più di 15 anni fa, Sarua e Zaira, i fondatori e il cuore pulsante del gruppo aziendale KEP, di cui Ekoe fa parte, si ritrovavano a parlare di piatti compostabili a un pubblico inesperto e diverso dagli interlocutori attuali. Fortunatamente le cose sono cambiate e oggi si fa meno fatica a spiegare le differenze tra un bicchiere biodegradbile e uno compostabile. I bisogni attuali confluiscono tutti nella ricerca (di nuovi materiali per il packaging, soluzioni il meno impattanti possibile anche a livello normativo, nuove abitudini) e nella costruzione di un sistema che sia concretamente circolare. Per questo nel gruppo sono nate altre due start-up innovative: Plastic Free Certification per la certificazione di processi, eventi e prodotti che si impegnano a eliminare la plastica monouso inquinante, e Komposta, per la distribuzione, formazione e trasformazione dei rifiuti organici in risorsa attraverso l’utilizzo di macchine compostiere elettromeccaniche. I progetti sono tanti e l’obiettivo è quello di chiudere il cerchio o meglio, di aprirlo.
     

La relazione con il territorio è il vostro marchio di fabbrica. Com’è cambiata negli anni la risposta di Enti locali e cittadini alla chiamata della green economy?

Costruire realtà afferenti all’economia circolare significa interagire con soggetti molteplici. Si ha a che fare con la percezione delle comunità, la sensibilità dei singoli, i dialoghi con gli enti e la staticità di modelli di consumo da svecchiare. Segnali quali gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’’Agenda 2030 e il bando dello scorso anno relativo all’utilizzo del monouso plastico a livello europeo sono sintomatici dell fiorire di nuove consapevolezze, a livello nazionale come anche internazionale. Ma soprattuto per raggiungere i nostri obiettivi abbiamo bisogno di una capillarità territoriale di rilievo. Per questo Ekoe, a esempio, negli ultimi anni ha intensificato la collaborazione con le pubbliche amministrazioni, le pro loco e i circoli con per arrivare a più persone, in maniera trasversale.
     

Qual è il reale contributo che il riciclo e la plastica monouso danno alla riduzione della CO2 in atmosfera nel nostro Paese?    

I numeri da citare quando si parla di benefici derivanti dall’eliminazione del monouso plastico inquinante attraverso soluzioni di riutilizzo, cambiamenti di processo o sostituzioni con packaging bioderivati e compostabili – laddove le prime due alternative non siano applicabili – sono tanti ed espressi in diverse unità di misura. Recentemente Plastic Free Certification ha collaborato con il Dipartimento di Ingegneria Industriale e di Economia dell’Università dell’Aquila per la quantificazione del risparmio di CO2 equivalente ogni volta che si elimina plastica monouso. Il risultato? Eliminando un sacchetto di plastica in LDPE dal peso di 0.5 kg e sostituendolo con un sacchetto di carta dello stesso peso si risparmiano 0.3 kg di CO2eq.
     

Il rapporto fra etica, sostenibilità e comunità, insieme alla partecipazione e sensibilità dei giovani verso le tematiche ambientali. Sono questi i fattori che porteranno alla transizione ecologica?

Alla transizione ecologica contribuirà la partecipazione dei giovani e dei meno giovani. Occorre che la cooperazione sia diffusa tra tutte le varie fasce d’età e soggettività, altrimenti il riporre fiducia esclusiva nelle nuove generazioni finirà in una speranza sterile e sempre poco concreta. 
     

La crisi delle materie prime e l’aumento del costo dell’energia, cosa comporteranno per EKOE?      

L’adattamento continuo. Un costante rimodellarsi in base alle nuove condizioni di un mondo che si trasforma a ritmi spediti e spesso poco comprensibili. Gli aumenti nei costi delle materie prime e dei trasporti e le difficoltà di approvvigionamento, in particolare nel mondo della carta, si muovono su equilibri geopolitici ed economici più grandi di noi, su cui abbiamo poco potere d’influenza. E questo vale per Ekoe così come per la quotidianità di ognuno di noi.

… i progetti sono tanti e l’obiettivo è quello di chiudere il cerchio o meglio, di aprirlo