Romano Prodi
 

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INTERVISTA
Romano Prodi, politico
 

L'importanza di una poltica sostenibile per il futuro del Pianeta

 
 
 

Il futuro della Green Economy, una battaglia non priva di difficoltà: il ruolo dell’Europa per un Pianeta maggiormente ecocompatibile? Il ruolo dell’Europa è sempre stato ...

 
 

 

mercoledì 4 novembre 2020

 

 

Il futuro della Green Economy, una battaglia non priva di difficoltà: il ruolo dell’Europa per un Pianeta maggiormente ecocompatibile?

Il ruolo dell’Europa è sempre stato primario in materia, io ho portato avanti il Protocollo di Kyoto in una situazione molto difficile, con Cina e Stati Uniti contrari. Ricordo l’ultimo giorno della mia Presidenza alla Commissione Europea, in cui strappai il voto positivo alla Duma russa, in modo da raggiungere la quota necessaria per approvare il Protocollo. Detto questo, devo anche dire che le conseguenze politiche sono state scarse, i vari Paesi non hanno ubbidito al Protocollo stesso. Dopo una fase di transizione l’altro grande Accordo è avvenuto a Parigi nel 2015, ma ancora una volta le conseguenze positive che si speravano non sono avvenute, almeno nei termini che si speravano. Ora l’Europa sta attuando una serie di provvedimenti, mettendosi in prima linea in questa battaglia, con il suo Parlamento che vuole rendere sempre più stringenti questi atti. Questa è una gran bella cosa, l’Europa deve insistere, ma devo anche dire che se certi obiettivi non diventano comuni alle altre grandi aree economiche, il raggiungimento degli obiettivi stessi non sarà facile. I prossimi mesi devono essere dedicati da un lato a mettere in atto quello che si è deciso a livello europeo, ma dall’altro a fare una grande opera diplomatica sul resto del mondo, a partire da USA e Cina.

L’era delle energie fossili finirà in tempo utile per guarire il Mondo ferito? In termini economici, è possibile far coincidere qualcosa che è giusto con qualcosa che conviene?

E’ possibile di sicuro, ma servono accordi internazionali stringenti e un progresso tecnologico tale da rendere economicamente meno costose e più concorrenziali le pratiche che ci porteranno verso un mondo più ecocompatibile. In ogni caso ci vogliono portafoglio e cervello.

I nuovi movimenti giovanili dediti all’ecologia e al bene comune: riusciranno questi ragazzi a incidere realmente a livello italiano e internazionale?

Se non lo fanno loro non ci si riesce, lo spostamento di opinione o lo fa la nuova generazione, o diventa quasi impossibile. Lasciamo stare la parola “movimenti”, parliamo di un grande cambiamento di obiettivi e valori, con o senza movimentismo. La nuova generazione è in ogni caso indispensabile per la costruzione di un nuovo equilibrio.

Le reazioni alla pandemia, in Italia e nel Mondo, talvolta portano a ritenere che esista una frattura tra le ragioni della salute e quelle dell’economia. Ma è realmente così?

Molti vogliono che sia così… invece non è così, ne sono convintissimo. Occorre dare una forte attenzione, assolutamente prioritaria, alla salute, e questo è l’unico modo per giovare all’economia. Con dei pannicelli caldi si finisce col nuocere sia alla salute che all’economia e la situazione critica attuale non finirà più. Pensiamo alla Cina, ma anche Taiwan, Singapore e l’Australia: sono Paesi che hanno reagito con durezza e ora sono i primi a riprendersi, sia sul piano medico che su quello economico, questa è la strada.

In un Paese provato dalla pandemia è stato facile assistere a disordini, come quelli avvenuti a Napoli. Come evitare che la fisiologica stanchezza e apprensione del cittadino verso delle inevitabili nuove restrizioni, non sia contaminata da realtà pericolosamente eversive?

In un Paese democratico ci sono sempre reazioni di varia natura, il vero problema è che la debolezza e le contraddizioni italiane portano la malavita ad essere purtroppo più forte di quanto non sia in molti altri Paesi. Quindi non è un discorso che riguarda strettamente solo la lotta alla pandemia, è un problema italiano a 360 gradi. Ma con questa situazione così seria data dal Covid, anche certi sciagurati devono capire che siamo tutti sulla stessa barca ed è fondamentale fare fronte comune. Certi disordini, voglio essere ottimista, penso che avranno durata breve nel tempo; naturalmente prima si prendono decisioni coerenti e risolute, e meglio si fa anche in favore dell’ordine e della legalità.

La politica italiana e il bipolarismo, Lei vede un “Nuovo Ulivo” con il Movimento Cinque Stelle dentro? E la destra? Non ritiene ci sia un vuoto nella galassia liberale?

Su questo non rispondo, posso solo dire che l’Ulivo, nel contesto in cui maturò, era l’unico rimedio per mettere apposto il Paese in altri momenti difficili che vivemmo.

Nasce la rivista online “Element+” del GSE, Presidente: un Suo augurio ci farebbe molto piacere…

L’augurio è che riusciate a prendere la nuova ondata, ad essere in sintonia con i giovani. Siete online, vi occupate di tematiche attuali e importanti, quindi dovete capire i giovani e i giovani capiranno voi.