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INTERVISTA
Francesca Michielin, cantante e compositrice
 

Gli artisti siano messaggeri di sostenibilità

 
 
 

“Effetto Terra – Guida pratica per terrestri consapevoli”. Come è nato il progetto che la vede protagonista su Sky Nature e cosa lo distingue dagli ...

 
 

 

venerdì 25 marzo 2022

 

 

“Effetto Terra – Guida pratica per terrestri consapevoli”. Come è nato il progetto che la vede protagonista su Sky Nature e cosa lo distingue dagli altri programmi a tema “sostenibilità ambientale”?

“Effetto Terra” nasce dall’esigenza di creare una guida pratica per terrestri consapevoli, come suggerisce lo stesso sottotitolo, per dare degli spunti concreti alle persone che seguono il programma. L’obiettivo è quello di guardare ai problemi da un punto di vista più alto e in un senso più macroscopico, cercando di capire quali sono le azioni concrete che possiamo svolgere tutti i giorni per migliorare le cose.

Energie rinnovabili, inquinamento atmosferico, cibo, moda, cosmetici e detersivi sostenibili. Sono solo alcuni degli argomenti trattati nel suo nuovo format. Pensa che ancora possa esistere un’economia realmente più rispettosa dell’ambiente?

Deve essere più sostenibile: non è solo una necessità o una possibilità ma un bisogno urgente. Penso che la nostra società abbia ormai spremuto al massimo le risorse a disposizione, dobbiamo veramente ridimensionare un po’ le cose, rallentare e renderci conto che la sostenibilità passa, sì attraverso l’ambiente, ma anche attraverso le persone. Non possiamo più permetterci di sfruttare vite umane per ottenere un prodotto.

Quale ritiene che possa essere il contributo della musica, della cultura e dello spettacolo alla questione ambientale?

La musica, lo spettacolo e l’arte in generale hanno una grande importanza nei dibattiti, anche per quanto riguarda la questione ambientale. Cantanti, musicisti e artisti hanno una cassa di risonanza ampia che permette loro di raccontare al proprio pubblico cose significative. La musica può essere un esempio anche in questo.

Il Premier Mario Draghi si è recato in UE, con l’obiettivo dichiarato di dimezzare l’approvvigionamento energetico dalla Russia. Sono ipotizzate soluzioni alternative, come la riapertura di alcune centrali a carbone, che potrebbero rallentare il percorso della transizione energetica verso un’economia più sostenibile. Cosa pensa a riguardo?

Penso che la proposta di riaprire le centrali a carbone sia una cosa gravissima e la prova di come non si è saputo essere previdenti in questa situazione. In “Effetto Terra”, nella puntata dedicata alle energie rinnovabili, parleremo di nanofili, una sperimentazione del CNR legata alla realizzazione di pannelli solari ad alta efficienza, molto più economici e sostenibili. È assurdo che un Governo proponga di tornare indietro alle centrali a carbone, gravissimo e allarmante.

Ha più volte sostenuto che lei non sia la Greta Thunberg italiana; ma ha anche detto di apprezzarla molto e di sostenerla. Ritiene che le nuove generazioni, i giovani come Greta e come lei, siano l’ultima risorsa per curare i mali di un mondo che, fra pandemia e guerra, negli ultimi anni ha dimostrato di essere pericolosamente sull’orlo del baratro, non solo ambientale?

Credo che i movimenti giovanili, Greta Thunberg o il Fridays For Future, siano iniziative fondamentali che vanno a sensibilizzare le persone e la comunità. Anche la politica però deve darsi una mossa! È troppo concentrata sul presente e non sul futuro, e il futuro purtroppo è già domani. Abbiamo solo 7 anni per cambiare le cose, serve sensibilizzazione tra le masse giovanili, ma soprattutto un intervento immediato da parte dei politici.  

Penso che la nostra società abbia ormai spremuto al massimo le risorse a disposizione