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INTERVISTA
Domiziano Lasigna, Avvocato e Sindaco di Palagiano (TA)
 

Al lavoro per un territorio più sostenibile e più efficiente

 
 
 

Sindaco Lasigna, ci racconti in sintesi la storia di Palagiano, comune della provincia di Taranto Palagiano è un comune di circa 16000 abitanti in provincia ...

 
 

 

venerdì 16 dicembre 2022

 

 

Sindaco Lasigna, ci racconti in sintesi la storia di Palagiano, comune della provincia di Taranto

Palagiano è un comune di circa 16000 abitanti in provincia di Taranto posizionato nel mezzo dell’Arco jonico pugliese.

Un paese pianeggiante che guarda il Mar Ionio e vive di agricoltura con le immense distese di agrumeti e di uliveti, tanto da denominare l’agro di Palagiano Conca D’Oro. È qui che si producono le famose clementine di Palagiano.

C’è una narrazione che racconta la natura del nome di Palagiano. Nascerebbe dall’incontro della Dea Pale – un’antica divinità della mitologia romana, protettrice della natura, degli allevatori e del bestiame – ed il Dio bifronte Giano protettore degli inizi di un’attività umana o naturale.

Lei è stato appena rieletto al secondo mandato: cosa ha fatto e cosa farà per la tutela del suo territorio?

Palagiano ha vissuto – nei decenni passati – eventi atmosferici calamitosi. Si sta lavorando da anni sull’assetto idrogeologico del territorio. Ecco, si sta continuando il lavoro dei miei predecessori continuando ed intensificando i piani di sicurezza idrogeologica del paese e delle marine. Si lavora anche ad una rigenerazione urbana ed ambientale necessaria.

Risparmio energetico e riqualificazione degli edifici: ha dei progetti da portare a termine in questo quinquennio?

Abbiamo intercettato diversi fondi sovracomunali con l’obiettivo della riqualificazione energetica di edifici pubblici. Sono in corso lavori di adeguamento delle scuole del nostro comune con oltre 3 milioni di interventi. Siamo in fase di programmazione e progettazione di una serie di lavori volti alla riqualificazione e al risparmio energetico. In questa direzione vanno le interlocuzioni e le intese con il GSE. A breve avvieremo opere di ristrutturazione e riqualificazione di edifici pubblici quali il palazzetto dello sport, lo stadio comunale, l’area parcheggio in marina di Chitona da realizzare su aree acquistate da RFI. Tali lavori saranno eseguiti di intesa e in accordo con il Gestore dei Servizi Energetici. Ciò con l’obiettivo di coniugare lo sviluppo del territorio, la riqualificazione e l’efficientamento energetico, l’uso di fonti rinnovabili. Questi obiettivi sono il frutto delle intese con il GSE, delle grandi opportunità riservate alle PP.AA. e della straordinaria professionalità dei dirigenti e dei tecnici appartenenti alla struttura GSE. Presto condivideremo le tante novità in cantiere.

Soffermiamoci sulle aree naturali più rilevanti di Palagiano e dintorni. Ci descriva tre siti da visitare.

Palagiano è una piana verde che raggiunge le spiagge delle due nostre marine (Chiatona e Lenne). Si incastra tra i due fiumi Lato e Lenne che di fatto sono gli ultimi segmenti delle gravine (tagli erosivi del suolo). Le gravine diventano prima “lame” poi fiumi.

Ecco, Se dovessi indicare dei siti da visitare inviterei innanzitutto a fare una passeggiata tra lame e spiagge. Abbiamo oltre 15 km di spiagge con i due fiumi che sfociano a mare e con il bosco Marziotta, una riserva biogenetica di oltre 400 ettari. In questo bosco – citato anche da Tito Livio in Ab Urbe Condita – è possibile ammirare il pino d’Aleppo più antico d’Europa, al quale vengono attribuiti oltre trecento anni di vita.

Lungo il corso di lame di Lenne sorge la chiesa di Santa Maria di Lenne, anteriore al mille.

Anche il fiume Lato, come il Lenne, sfocia nello Ionio, ma dopo un tragitto assai più breve: cinque chilometri (lungo il suo corso sono stati rinvenuti reperti di era greco romana). Alla sua foce, rimasta paludosa sino ai lavori di bonifica avviati negli anni venti, si erge la Torre Lato, una postazione militare fatta costruire in difesa della costa – e di una salina attiva già dal X secolo – dalle incursioni dei mori. Dal punto di vista naturalistico il Lato rappresenta una notevole ricchezza. La sua foce costituisce una preziosa zona umida dove sostano numerose specie migratorie tra cui l’airone (che svetta come simbolo istituzionale del Comune di Palagiano).

Per ultimo proporrei non un sito fisico ma “luoghi” della tradizione e del folklore locale. C’è un detto: “je semb fest a Polascjen” è sempre festa a Palagiano. Le feste cittadine sono “luoghi” metafisici da visitare e da vivere. La festa di San Rocco, la tradizione della festa della Madonna della Stella con l’assalto ai carri che distribuiscono la posta piccante dell’accoglienza, la goletta di San Nicola. Insomma tanta bella roba.

Infine parliamo dello sviluppo dell’agricoltura nel suo comune: che impulso offre all’economia del luogo e quali i prodotti più rilevanti?

L’agricoltura è per Palagiano vocazione e passione. Le clementine di Palagiano sono la nostra ricchezza. I nostri agrumeti servono una fetta di mercato selezionata e ricercata. Il prodotto è di altissima qualità. Tra qualche giorno la sagra del mandarino (altra festa cittadina) a celebrare l’eccellenza del nostro territorio.

Produciamo agrumi (mandarini, arance, limoni), uva di altissima qualità e olive in uliveto centenari dai quali proviene quel meraviglioso olio che troviamo sulle nostre tavole. Questo e molto altro è Palagiano.

Siamo in fase di programmazione e progettazione di una serie di lavori volti alla riqualificazione e al risparmio energetico. In questa direzione vanno le interlocuzioni e le intese con il GSE.