Ficile Alessandro
 

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INTERVISTA
Alessandro Ficile, Amministratore Unico dell’Agenzia di Sviluppo locale delle Madonie
 

Madonie totalmente green entro dieci anni

 
 
 

Cosa spinge ad avviare una comunità energetica nel vostro territorio e quale è l’importanza di questa azione? Dovremmo fare un passo indietro, come territorio siamo ...

 
 

 

venerdì 6 agosto 2021

 

 

Cosa spinge ad avviare una comunità energetica nel vostro territorio e quale è l’importanza di questa azione?

Dovremmo fare un passo indietro, come territorio siamo impegnati nel settore della sostenibilità da oltre un decennio, orientati verso l’economia circolare e la transizione energetica. In questo senso avevamo assegnato un ruolo centrale alle filiere locali di energie rinnovabili, proponendo di sperimentare un nuovo modello energetico in grado di raggiungere l’obiettivo sfidante della copertura elettrica totale del territorio in dieci anni. Per quanto riguarda questo obiettivo siamo quasi al sessanta percento, e andiamo avanti nel perseguirlo con una duplice combinazione: da un lato l’efficientamento energetico degli edifici e degli impianti di illuminazione pubblica, dall’altro lato gli impianti da FER diffusi sul territorio. Su questo secondo aspetto, a nostro avviso più innovativo, una delle progettualità più interessanti è legata alla realizzazione di una rete di piattaforme per la biomassa; abbiamo già le risorse finanziarie per intraprendere questo percorso, e quindi andremo a realizzare sei piattaforme che si occuperanno di produzione energetica. In questo scenario abbiamo raccolto con entusiasmo la partecipazione alla green community, sperando di poterci considerare ufficialmente tale il prima possibile, in base alle regole poste dal Governo nazionale. Consideriamo poi che la nostra è un’area particolarmente delicata sotto il profilo ambientale, essendo un’area di parco regionale; sul nostro territorio si conserva una buona parte del patrimonio di biodiversità presente nell’intero Mediterraneo. Quindi si tratta di un territorio fragile, delicato nei suoi equilibri ambientali, dove modelli di sviluppo compatibili e sostenibili sono fondamentali per preservare un’armonia attualmente esistente.

Una rivoluzione energetica potrebbe coincidere con una grande opportunità…

Abbiamo raccolto con entusiasmo la possibilità di poter avviare le comunità energetiche, perché secondo noi rappresentano un modello perfetto. Da un lato ci possono aiutare a raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza energetica, dall’altro lato possono contribuire ad avviare un processo di rigenerazione socio – economica e offrire una nuova opportunità di insediamento per coppie, giovani e nuclei familiari. Questo sarà possibile perché la comunità energetica, unita al supporto prezioso del GSE, abbatte i costi energetici e avvicina la gente al territorio, aspetto importante soprattutto in posti afflitti da calo demografico.

Quali i settori in cui intervenire in futuro?

In termini generali accennavo alla green community, perché è un elemento fondamentale che può aiutare i territori in una visione di sostenibilità assoluta. In termini più specifici noi siamo fortemente orientati sulla necessità di sperimentare tutte le formule possibili che ci possono portare benefici, perseguendo la strada dei piccoli impianti, dei modelli di generazione diffusa, dell’utilizzo delle acque reflue. Lo sguardo deve essere quanto più pragmatico possibile, non vincolato a pensieri unilaterali, del resto la Sicilia è una terra che ha mostrato sempre una grande capacità di adattamento, e a livello energetico è necessario ampliare gli orizzonti e sperimentare le novità, laddove sostenibili.

In campo energetico quanto è importante saper sfruttare le varie risorse a cui si può potenzialmente accedere?

E’ fondamentale, si tenga conto che noi abbiamo destinato su quaranta milioni stabiliti dall’Accordo di Programma oltre dodici alle questioni energetiche, perché per noi il tema energetico rappresenta un aspetto strategico. Il mix che siamo riusciti a trovare, ad esempio nel campo della riqualificazione energetica di alcuni edifici pubblici, è stata una combinazione tra fondi regionali e incentivi del GSE sotto forma di Conto Termico, che ha totalmente cambiato lo scenario del nostro intervento. C’è  l’aspetto della conoscenza, decisivo per operare sfruttando al massimo tutte le opportunità possibili.

La realtà siciliana, un meraviglioso laboratorio naturale che è doveroso sfruttare a pieno…

Le performances naturali siciliane non hanno eguali nel Paese… ora abbiamo anche le risorse e gli strumenti per poter organizzare al meglio queste qualità e allo stesso tempo c’è qualche segnale positivo riguardo alla semplificazione delle procedure. Inoltre bisogna sempre tenere presente un equilibrio da rispettare e per non stravolgere le caratteristiche ambientali, ma anche storiche e architettoniche di un contesto territoriale. Bisognerebbe recuperare una capacità di dialogo tra enti pubblici regionali che superi la questione dei bandi, a mio avviso più adatti nel settore privato. Inoltre un comune, quando sa precisamente su quanti fondi può contare, sa muoversi meglio e riesce a privilegiare maggiormente soluzioni tecnologiche e sostenibili all’avanguardia.

Facciamo una scommessa… quando avremo una Sicilia totalmente green?

Le Madonie possono diventare totalmente green nei prossimi dieci anni, e su questo ci sentiamo tutti impegnati al massimo. All’interno del territorio delle Madonie stiamo attenti a motivare ogni amministratore e ogni cittadino a essere parte attiva in questa nuova fase della vita energetica e direi culturale della zona. Certo, ogni cambiamento serio produce delle resistenze, ma tramite l’energia stiamo piano piano cambiando alcuni aspetti della mentalità e delle abitudini della nostra gente, peraltro motivata e desiderosa di guardare al futuro con speranza e entusiasmo.

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All’interno del territorio delle Madonie stiamo attenti a motivare ogni amministratore e ogni cittadino a essere parte attiva in questa nuova fase della vita energetica e direi culturale della zona.