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AMBIENTE E ENERGIA
La dieta mediterranea pilastro della sostenibilità ambientale
 

Convegno internazionale sull'alimentazione all'Università di Bari

 
 
 

Mangiare bene e vivere bene secondo le regole dello stile mediterraneo è molto positivo sia per la salute degli individui che per quella del Pianeta. ...

 
 

 

lunedì 24 ottobre 2022

 

 

Mangiare bene e vivere bene secondo le regole dello stile mediterraneo è molto positivo sia per la salute degli individui che per quella del Pianeta.

Un concetto semplice che l’Università di Bari, attraverso il suo Centro per la Sostenibilità, ha voluto sviluppare in un recente convegno che ha evidenziato come la dieta mediterranea, rispetto ad altri regimi alimentari, sia quella più ecologica.

Infatti si stima in media che per ottenere 100 calorie, la dieta mediterranea provoca un impatto ambientale di circa il 60% inferiore rispetto a una alimentazione di tipo nordeuropeo o nordamericano, basata in maggiore misura su carni e grassi animali, piuttosto che su vegetali e cereali.

Tra i relatori la biologa nutrizionista Tiziana Stallone, la quale ha affermato che “non abbiamo una seconda possibilità per noi stessi e non abbiamo un secondo Pianeta; i biologi possono essere il braccio operativo utile a mostrare soluzioni ecocompatibili, a partire da uno stile di vita mediterraneo unito a un’esistenza attiva che tenga conto del nostro essere una sola cosa con l’ambiente circostante. Però per quanto i biologi si possano impegnare, di fatto è ognuno di noi che deve farsi paladino della sostenibilità. Conta la responsabilizzazione del singolo individuo: io che amo la filosofia orientale e ho letto molto Confucio, amo ricordare che questo autore ha sempre sostenuto che la politica siamo noi e non chi ci dice come dobbiamo comportarci”.

Un ruolo decisivo per la tutela dell’ambiente è anche quello dell’industria alimentare, che negli ultimi anni ha cambiato rotta su prodotti e packaging.

Spiega Mariana Bianco, Presidente della Sezione Agroalimentare Confindustria Bari e Bat, che “vi è una sempre più attenta analisi e scelta dei prodotti alimentari che introduciamo sul mercato, la selezione è rigorosa così come le numerose certificazioni che è necessario ottenere”.

Oggi infatti l’industria alimentare italiana è quella che subisce il maggior numero di controlli, e questo è opportuno sottolinearlo perché anche se per le imprese rappresentano un onere gravoso, si tratta di meccanismi che vanno a vantaggio dei consumatori.

In Italia vi è una sempre più attenta analisi dei prodotti alimenari che vengono introdotti sul mercato