mano che apre rubinetto
 

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AMBIENTE E ENERGIA
Il Bonus idrico, un aiuto contro gli sprechi
 

Previsto dalla Legge di Bilancio 2021 è il sostegno per razionalizzare il consumo dell’acqua

 
 
 

Il Ministero della Transizione ha istituito un fondo per il risparmio di risorse idriche con la finalità di promuovere una gestione più consapevole dell’acqua e ...

 
 

 

lunedì 26 aprile 2021

 

 

Il Ministero della Transizione ha istituito un fondo per il risparmio di risorse idriche con la finalità di promuovere una gestione più consapevole dell’acqua e per limitarne gli sprechi, molto sostenuti, che caratterizzano il nostro Paese. La Legge di Bilancio 2021 ha previsto in quest’ottica un bonus da 1.000 euro destinato all’acquisto di bagni, sanitari, lavandini e qualsiasi altra apparecchiatura utile a razionalizzare il suo consumo domestico.

Le agevolazioni previste consentono l’acquisto di sistemi sanitari innovativi che, oggi in commercio, permettono l’utilizzo della quantità di acqua necessaria alle diverse funzioni, e quindi di evitare gli inutili sprechi. Il bonus idrico, o bonus 1000 euro come viene anche conosciuto, finanzia un importo pari al 50% dei costi sostenuti500 e fino a 1000 euro per le persone fisiche e 2.500 fino a 5.000 euro per gli esercizi commerciali. E si pone come uno strumento fiscale che, al pari dell’ecobonus e delle altre agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio, fa capo all’Agenzia delle Entrate.

Nello specifico sono ammesse le spese per;

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Gli interventi finanziabili non distinguono fra proprietario dell’immobile o inquilino/affittuario ma sono classificati come interventi di manutenzione ordinaria e come tali il relativo onere di spesa ricade su chi vive nell’appartamento oggetto degli interventi. Se la casa oggetto degli interventi è in affitto le relative spese spettano all’inquilino, così come il contributo economico previsto dal bonus.

E’ possibile beneficiare del bonus entro il 31 dicembre 2021.

I vantaggi assicurati dal bonus idrico sono più evidenti se si considera che in Italia lo spreco e la dispersione dell’acqua sono molto consistenti, a causa delle anomalie di reti idriche vetuste di certo e di sistemi idrici di vecchia generazione, come a esempio sanitari che utilizzano dai 10 ai 12 litri di acqua per ogni scarico, ma che è dovuto anche ai nostri comportamenti quotidiani, non efficienti.

I 20 milioni di euro stanziati dalla Legge di Bilancio corrispondono ad appena il 3% dei ricavi dalla vendita annua di sanitari, sostiene Confindustria Ceramica. Il bonus, anche se in futuro ci si aspetta risorse più ingenti, è comunque l’occasione per trasformare un bagno o una cucina vecchi, usurati e pieni di sprechi e inefficienze, in ambienti più moderni e performanti. Ma anche più sostenibili.

Il bonus risparmio idrico, non va confuso con il bonus sociale idrico che è una misura istituita già dal 2018 e che si pone come strumento di sostegno sociale, destinato alle famiglie con maggiori disagi economici, per ridurre le spese delle bollette per la fornitura d’acqua.

I vantaggi assicurati dal bonus idrico sono più evidenti se si considera che in Italia lo spreco e la dispersione dell’acqua sono molto consistenti