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AMBIENTE E ENERGIA
I pioppi OGM specializzati nell’assorbimento della CO2
 

L'innovativo progetto della start - up americana Living Carbon

 
 
 

Con un ritmo di crescita degli alberi incrementato del 53% che, grazie al naturale aumento della biomassa, consente ai pioppi OGM di catturare fino al ...

 
 

 

lunedì 6 febbraio 2023

 

 

Con un ritmo di crescita degli alberi incrementato del 53% che, grazie al naturale aumento della biomassa, consente ai pioppi OGM di catturare fino al 27% di anidride carbonica in più e in meno tempo rispetto a quelli tradizionali, il progetto della start – up Living carbon sta suscitando grande interesse. Il progetto Living Carbon, ai nastri di partenza, prevede di piantumare i primi 60000 semi di pioppo transgenico in alcuni appezzamenti di terreno in Georgia e Pennsylvania.

Questo è solo il primo passo di un’iniziativa finalizzata a rendere più performante la fotosintesi, e di evitare lo spreco del 95% di energia solare che colpisce le piante e che non viene sfruttata per la produzione di composti organici. In questo modo gli alberi della Living Carbon sarebbero in grado di catturare più CO2, crescere più rapidamente ma soprattutto diventare alleati ancora più preziosi per raggiungere il traguardo di riduzione delle emissioni climalteranti a livello globale.

I pioppi OGM sono al primo test, ma la loro struttura genetica arricchita da geni provenienti dalle alghe e dalla zucca, porta Maddie Hall, amministratrice delegata e fondatrice della Living Carbon, a essere certa che attraverso una piantumazione efficiente, ripetuta di anno in anno, le nuove “casseforti di CO2”, cosi sono stati chiamati i loro alberi OGM, potrebbero catturare nel corso della loro vita l’1,66% delle emissioni di gas serra globali (circa 600 mln t) entro il 2030.   

L’obiettivo degli scienziati americani è quello di dimostrare che la “super foresta” sia davvero in grado di raggiungere le performance dichiarate e in questo modo dare contribuire alla riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera, con tutto quel che ne consegue. Per contribuire al climate change, il primo step dichiarato è quello di piantare fino a 4 – 5 milioni di alberi entro il 2024

L’iniziativa ha ottenuto da subito consenso e interesse, dalle istituzioni e soprattutto dalle piccole, medie e grandi aziende, nei più diversi settori, interessate a compensare e ridurre la CO2 generata dalle proprie produzioni. Fra le società più interessate, anche in termini di finanziamenti all’iniziativa, viene segnalata l’adesione e il supporto di una big come Toyota.

L’iniziativa della società statunitense non è la prima nel suo genere. Già nel 2019 sulla rivista Science è stato pubblicato un articolo su un esperimento di arricchimento genetico delle piante del tabacco che già allora avevano mostrato livelli di produttività del 40% superiori rispetto a quelle non modificate, e un assorbimento di CO2 più efficiente.

Gli alberi della Living Carbon possono catturare più CO2 e crescere più rapidamente