AMBIENTE E ENERGIA
Efficienza energetica e digitalizzazione
Una sinergia strategica verso la decarbonizzazione
Come segnala la IEA, la digitalizzazione potrebbe ridurre i consumi energetici a livello globale nel settore edilizio fino al 10% entro il 2040 e sarebbe ...
martedì 13 ottobre 2020
Come segnala la IEA, la digitalizzazione potrebbe ridurre i consumi energetici a livello globale nel settore edilizio fino al 10% entro il 2040 e sarebbe in grado di aumentare la capacità di risposta della domanda dai 40GW di oggi ai 450GW nel 2040. In questa fase di ricostruzione del nostro Paese, in un contesto di obiettivi europei di decarbonizzazione sempre più ambiziosi, l’efficientamento energetico conserva un enorme potenziale per stimolare la crescita economica ed evitare le emissioni di gas serra.
La diminuzione dei consumi ha come presupposto, però, un’esatta misura e una profonda conoscenza degli stessi. Solo attraverso il monitoraggio dei flussi energetici è possibile mettere in atto le apposite strategie di efficientamento. Per questo l’integrazione dell’efficienza con la digitalizzazione dei sistemi energetici rappresenta un punto su cui si orienta parte delle risorse del recovery fund.
La digital transformation si profila fondamentale nella riduzione dei consumi energetici, con particolare riferimento a una maggior diffusione di tecnologie “smart energy”, ossia efficienti dal punto di vista dell’interoperabilità con la rete, dell’integrazione tra diversi sistemi e dell’interfaccia con l’utente. Riduzione dei consumi, ottimizzazione del mix energetico, miglioramento di produttività e sicurezza con conseguente riduzione dei costi per la realizzazione di beni e servizi, sono altri tra i benefici che ne derivano.
Le soluzioni tecnologiche di alto livello in grado di generare e raccogliere dati rilevanti ai fini dell’efficienza energetica includono sensori, misuratori, interfacce e altre tecnologie di data management. Tutti elementi preziosi che consentono in tempo reale di valutare e misurare i bisogni dell’ambiente fisico e operare conseguentemente attraverso raccolta dati, che una volta analizzati consentono immediati miglioramenti dell’efficientamento energetico.
Si pensi, per esempio, ai dati di un sensore di movimento che è in grado di evidenziare se un ufficio è libero, potendo ottimizzare i consumi in maniera precisa e in tempo reale, abbinato ai sistemi di illuminazione e di riscaldamento dell’edificio.
Nell’industria, la digitalizzazione nell’ambito dell’efficienza energetica ha strategie comuni con lo strumento “industria 4.0”, creato per favorire l’innovazione e la trasformazione tecnologica delle aziende con l’obiettivo di garantire una migliore e maggiore competitività e ne rappresenta una svolta ancor più “green”.
Un altro settore in cui è opportuno un maggiore uso della digitalizzazione è quello della riqualificazione energetica del parco immobiliare pubblico (sanità, pubblica amministrazione, istruzione). Qui infatti i benefici, oltre al risparmio energetico, riguarderebbero la produttività, la sicurezza e la manutenzione, con indubbi vantaggi in termini di costi necessari per la realizzazione di prodotti e servizi.
La digitalizzazione, inoltre, consente non solo l’accesso a dati sui consumi ma anche preziose indicazioni sui prezzi, che rendono possibili un’evoluzione in senso smart dei mercati energetici e, nello stesso tempo, mettono il tema della sicurezza dei dati al centro dell’attenzione. Molto delicato infatti, per poter utilizzare i dati in chiave strategica, è l’ambito dei Big Data, al fine di mettere l’intelligenza artificiale al servizio dell’azienda, che richiede una correlazione di tutte le informazioni prodotte dai vari processi produttivi al fine di trovare valide soluzioni di risparmio energetico.
Per tutte queste ragioni, la sinergia tra efficienza e digitalizzazione è un tassello fondamentale per una decarbonizzazione competitiva dell’industria italiana, verso il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal nella prospettiva del carbon neutrality al 2050.