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FOCUS
Rapporto IPCC sul clima: rallentano le emissioni di gas serra
 

Servono maggiori investimenti per vincere la sfida sostenibile

 
 
 

Le emissioni mondiali di gas a effetto serra tra il 2010 e il 2019 hanno avuto un tasso di crescita inferiore a quello del decennio ...

 
 

 

mercoledì 13 aprile 2022

 

 

Le emissioni mondiali di gas a effetto serra tra il 2010 e il 2019 hanno avuto un tasso di crescita inferiore a quello del decennio precedente.

Nonostante questo significativo dato che spinge a un cauto ottimismo gli addetti ai lavori, è più urgente che mai che le emissioni siano ridotte drasticamente e subito.

Per riuscirci, non basterà soltanto girare le spalle alle energie fossili, ma anche rendere sostenibili le nostre città, i nostri mezzi di trasporto e il nostro regime alimentare, come afferma il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) nella terza e ultima parte del Sesto rapporto sul clima, pubblicata lunedì 4 aprile.

“Senza una riduzione significativa delle emissioni in tutti i settori, arginare il riscaldamento globale è impossibile”, ha sostenuto il presidente dell’IPCC Hoesung Lee, presentando il rapporto.

Concretamente, è necessario che le emissioni mondiali di gas a effetto serra raggiungano il limite massimo entro il 2025, prima di diminuire di almeno il 43% entro il 2030, in rapporto al livello del 2019.

Questa inversione di tendenza senza precedenti dall’inizio dell’era industriale è essenziale per rispettare l’Accordo di Parigi sul clima.

Adesso stiamo viaggiando verso una crescita di almeno il 14% delle emissioni, da qui alla fine del decennio.

“Siamo a un bivio. Le decisioni che prenderemo possono assicurarci un avvenire vivibile. Abbiamo tutti gli strumenti per limitare il riscaldamento”, ha aggiunto Hoesung Lee, al termine di una negoziazione complicata per i 195 governi membri dell’IPCC.

Il nuovo rapporto mette in luce la necessità di compiere delle radicali trasformazioni nel settore energetico.

Ciò implicherà una riduzione sostanziale dell’utilizzo delle energie fossili, un utilizzo di carburanti alternativi come l’idrogeno, una grande attenzione all’efficienza energetica.

A meno di poter contare su efficaci progetti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nell’industria, l’IPCC ritiene che sia necessario eliminare il ricorso al carbone entro il 2050, così come anche ridurre l’utilizzo del petrolio di almeno il 60% e del gas naturale del 70%.

In questo contesto, i nuovi progetti di sviluppo dell’industria rischiano di imporci emissioni che sarebbe opportuno evitare; in un rapporto pubblicato l’anno scorso l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) sottolineava già la necessità di abbandonare tutti i nuovi progetti legati alle energie fossili.

La trasformazione dello scenario energetico necessiterà di investimenti senza precedenti, poiché le energie fossili rappresentano ancora più dell’80% del mix energetico mondiale.

In compenso, i costi dell’energia rinnovabile sono più bassi che mai, nonostante attualmente i finanziamenti pubblici e privati in favore delle energie climalteranti sono sempre maggiori di quelli consacrati alla loro mitigazione.

Il rapporto appena pubblicato evidenzia il bisogno di cambiamenti nel nostro modello di vita, come l’utilizzo più oculato dei mezzi di trasporto, a partire dagli aerei, ma anche come la riduzione dello spreco di energia nelle grandi metropoli, all’interno delle quali viene incoraggiata la forestazione urbana, così come l’utilizzo di mezzi pubblici.

Largo spazio viene dedicato alla salvaguardia delle foreste e a tutti gli ecosistemi utili nella lotta ai cambiamenti climatici, così come a una alimentazione sana e responsabile, che unisca la tutela della salute umana alla tutela ambientale.

“Il cambiamento climatico è il risultato di più di un secolo di modelli di vita, di consumo e di produzione insostenibili. Il rapporto ci mostra come trovare una strada rispettosa dell’uomo e dell’ambiente”, ha riassunto Jim Skea, vice presidente del gruppo di lavoro che ha curato questa pubblicazione.

“Sono molto colpito dall’azione portata avanti in tanti Paesi. Ci sono delle politiche, delle norme e degli strumenti che stanno dimostrando la loro efficacia. Allargare i numerosi esempi virtuosi su larga scala è una delle chiavi per la svolta sostenibile di cui tanto abbiamo bisogno”, ha sottolineato Hoesung Lee, lanciando un messaggio fiducioso sulla costruzione di un futuro in chiave green.

Il cambiamento climatico è il risultato di più di un secolo di modelli di vita, di consumo e di produzione insostenibili.